Ti sei mai chiesto come sia possibile camminare letteralmente sulla stessa terra dove è nata l’aviazione italiana? A pochi passi dall’aeroporto di Malpensa esiste un luogo dove il passato e il futuro del volo si incontrano in un’esperienza unica. Si tratta di Volandia, uno tra i più importanti musei aeronautici d’Europa, che nasconde una storia affascinante che pochi conoscono.
Immagina di passeggiare tra hangar centenari dove, nel lontano 1910, si costruivano i primi aeroplani italiani. Non è fantasia: è esattamente quello che puoi fare visitando questo straordinario museo della provincia di Varese.
Ogni spazio, ogni muro, ogni angolo di Volandia racconta una storia di pionieri, di sogni che hanno preso il volo e di una tradizione aeronautica che continua ancora oggi. Scopriamo insieme perché questo museo è molto più di una semplice collezione di aeromobili.
Dalle officine Caproni al museo: oltre un secolo di volo
Volandia non è nato dal nulla. Il museo sorge esattamente dove l’ingegner Gianni Caproni fondò le sue officine aeronautiche nel 1910, a Vizzola Ticino, vicinissimo all’attuale aeroporto di Malpensa. In un’epoca in cui volare era considerato quasi magia, qui si costruivano già i primi velivoli che avrebbero fatto la storia dell’aviazione italiana e mondiale.
Gli stessi capannoni industriali che un tempo risuonavano dei rumori delle officine sono stati sapientemente restaurati per ospitare oggi una delle più importanti collezioni aeronautiche d’Europa. Camminando tra le esposizioni, calpesti lo stesso pavimento dove, più di cento anni fa, i primi aeroplani prendevano forma.
Non si tratta solo di conservazione: è un vero e proprio ponte tra passato e presente, dove la tradizione aeronautica varesina continua a vivere attraverso il racconto museale.
Una collezione che ti lascerà senza fiato
Cosa puoi aspettarti visitando Volandia? Una straordinaria varietà di velivoli storici e moderni che raccontano l’evoluzione del volo in tutte le sue forme.
- Aerei pionieristici: modelli originali e riproduzioni dei primi velivoli costruiti nelle officine Caproni
- Velivoli militari: dalla Prima Guerra Mondiale fino ai jet supersonici
- Aerei civili e commerciali: che raccontano come è cambiato il modo di viaggiare
- Elicotteri e convertiplani: testimoni dell’innovazione italiana nel settore
Ma Volandia non è solo una raccolta di aeromobili. Il museo ospita anche spazi dedicati alla storia spaziale, ai modellini, e persino un’area dedicata ai trasporti ferroviari e navali, creando un percorso completo attraverso le varie forme di mobilità che hanno rivoluzionato la nostra società.
Un’esperienza per tutta la famiglia
Pensi che un museo aeronautico possa interessare solo gli appassionati? Ti sbagli! Volandia è stato concepito come un’esperienza coinvolgente per visitatori di ogni età. I bambini rimangono affascinati dai giganteschi aeromobili e dagli spazi interattivi, mentre gli adulti possono apprezzare il valore storico e tecnologico delle collezioni.
Oltre alle esposizioni permanenti, il museo organizza regolarmente eventi speciali, laboratori didattici e attività che rendono ogni visita unica. Puoi persino provare l’emozione del volo grazie ai simulatori presenti nel museo!
La posizione strategica, a pochi minuti dall’aeroporto di Malpensa, rende Volandia una tappa perfetta anche per chi si trova in zona per un viaggio o una breve sosta.
Un patrimonio da preservare e condividere
La storia dell’aviazione è la storia dell’ingegno umano, della capacità di sognare e realizzare l’impossibile. Volandia custodisce questa eredità preziosa e la rende accessibile a tutti, permettendo alle nuove generazioni di comprendere quanto sia straordinario poter volare.
Il fatto che il museo sorga proprio dove questa storia ha avuto inizio, nelle officine che videro nascere i primi aeroplani italiani nel 1910, aggiunge un valore inestimabile all’esperienza di visita. Non stai solo osservando vecchi aerei: stai camminando attraverso la storia, respirando l’aria degli stessi spazi dove i pionieri dell’aviazione trasformarono i loro sogni in realtà.
Volandia rappresenta quindi non solo un importante polo museale, ma un vero e proprio ponte tra il passato glorioso dell’aviazione italiana e il suo futuro, un luogo dove la tradizione aeronautica varesina continua a vivere e a ispirare nuove generazioni di sognatori.
La prossima volta che ti troverai nei pressi di Malpensa o nella provincia di Varese, concediti qualche ora per visitare questo straordinario museo. Scoprirai che il volo non è solo un mezzo di trasporto, ma una delle più affascinanti avventure dell’umanità, un’avventura che a Varese ha radici profonde e una casa speciale chiamata Volandia.
Io ci sono stato a Volandia, davvero resta in piedi roba di cento anni, manco coi computer e il cemento di oggi dura così! Mi fa emozionare pensare che là nasceva l’aviazione e adesso ci cammini sopra. La tecnologia va avanti ma certe cose antiche ci danno ancora lezione.
Mi piace che usano ancora materiali vecchi ma resistenti, oggi servirebbe più roba così anche fuori dai musei.
Non sono mai stata appassionata di aerei, però devo dire che scrivi davvero bene. Mi pare comunque un posto interessante anche solo per vedere da dove tutto è iniziato.
Eh ma vedere Volandia ti fa capire quanto si poteva costruire bene una volta. Adesso le strade fanno schifo e si rompono subito, qui invece il passato ancora resiste. Sarebbe bello se anche le città di oggi sapessero preservare così le cose importanti!
Non sapevo proprio che cose così antiche e ben fatte potevano durare tanto, come il cemento romano, queste costruzioni solide mi fanno pensare ai materiali sani di una volta che dovremmo usare ancora oggi nella bioedilizia.
Che meraviglia vedere questi vecchi capannoni usati oggi, come nel green building quando si ridanno vita agli edifici, mi fa proprio piacere pensare che possiamo costruire futuro dalla storia!
Non sapevo che lì fosse nata tutta sta roba dell’aviazione, troppo curioso! Ma tipo nei capannoni usano materiali particolari come quelli antichi o cose moderne tipo la canapa cementizia?
Eh, ma una volta facevano proprio le cose per durare, mica come oggi… Questi hangar centenari resistono ancora, coi materiali moderni secondo me dopo vent’anni viene già giù tutto. L’antico batte il moderno tutta la vita, non c’è storia!
Che bello leggere queste cose! Come nella bioedilizia, anche qui hanno saputo unire storia e rispetto per i materiali, restaurando vecchi capannoni invece di distruggere. Si sente proprio la passione e l’amore per il passato che avete messo in questo museo.