Università di Napoli Federico II: la più antica università statale del mondo

Silvana Ascione
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Silvana Ascione
Silvana Ascione, attenta osservatrice del quotidiano e narratrice dal sorriso pronto, ha la capacità rara di trasformare piccoli dettagli in grandi scoperte. Su Quel che non...
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Hai mai pensato che una delle più antiche università del mondo non si trovi a Oxford o Bologna, ma proprio a Napoli? E che, ancora più sorprendente, sia nata come prima vera università statale della storia? Sì, proprio così: l’Università degli Studi di Napoli Federico II vanta un primato che pochi conoscono ma che merita di essere celebrato.

Il 5 giugno 2024 ha spento le sue incredibili 800 candeline. Otto secoli di storia, sapere e innovazione, sempre sotto il segno di una particolarità che continua a stupire anche storici e appassionati: è stata la prima università fondata, finanziata e gestita direttamente da uno Stato, e non da corporazioni religiose o cittadine.



Un esperimento medievale diventato leggenda

Immagina il XIII secolo. Le università più famose dell’epoca, come Bologna o Parigi, sono nate spontaneamente dal basso: gruppi di studenti e docenti che si organizzano sotto la protezione di enti religiosi o municipali. Poi arriva Federico II, imperatore illuminato e re di Sicilia, che nel 1224 decide di rompere gli schemi. Con una “generalis lictera” firma la nascita di un ateneo unico: laico, pubblico e soprattutto statale.

  • Niente controllo ecclesiastico: la gestione è direttamente nelle mani dello Stato (all’epoca, l’autorità imperiale).
  • L’obiettivo? Formare una nuova classe dirigente fedele e preparata, senza dover spedire gli studenti in altre città o lasciare che la Chiesa abbia il monopolio del sapere.
  • Una scelta rivoluzionaria per l’epoca, che segna l’inizio della storia universitaria moderna come la intendiamo oggi.

Perché “statale” fa tutta la differenza

Forse ti starai chiedendo: ma l’Università di Bologna non è ancora più antica? Domanda lecita, e qui sta il punto. Mentre altri atenei nasceranno anche prima, nessuno di loro nasce come “pubblico” nel vero senso della parola. Sono comunità che si autogestiscono, o sono sotto una tutela religiosa o cittadina.

Federico II invece inventa (per davvero!) quello che oggi chiamiamo ateneo statale: pensato, finanziato e amministrato da un potere centrale – lo Stato, rappresentato allora dall’Imperatore. Un dettaglio storico che spesso si perde ma che cambia tutto: il primato napoletano è, insomma, “di Stato” prima di essere “d’età”.

  • La differenza è giuridica e amministrativa, non solo cronologica.
  • Per questo l’Università Federico II è riconosciuta – da accademici e storici – come la più antica università statale del mondo.

Un faro di saperi per otto secoli

In 800 anni, la Federico II ha visto passare filosofi, giuristi, medici, scienziati. Ha ospitato menti brillanti che hanno lasciato un segno nella storia della cultura europea. Oggi, con decine di facoltà e centinaia di corsi, continua a essere un punto di riferimento in Italia e all’estero.

  • La sua evoluzione riflette anche i cambiamenti della storia d’Italia e d’Europa. Ad esempio, il prestigioso Orto Botanico di Padova rappresenta un altro esempio di istituzione universitaria storica che ha saputo coniugare tradizione e innovazione.
  • Dal Medioevo alle guerre mondiali, dalla monarchia alla Repubblica, sempre fedele alla sua missione pubblica di diffusione del sapere.

Domande curiose che forse ti stai facendo

  • Quali sono le altre università che vantano primati simili? (Spoiler: nessuna “statale” quanto Napoli!)
  • Come ha resistito tanto a guerre, rivoluzioni e pandemie?
  • Qual è il segreto della sua longevità?

La risposta è in un mix di tradizione e innovazione, unite da uno spirito laico e pubblico che Federico II aveva già intuito 800 anni fa.

Curiosità finale: perché continuare a stupirsi?

In un mondo in cui tutto passa e si trasforma velocemente, sapere che esistono istituzioni come l’Università di Napoli Federico II ci ricorda che la conoscenza ha radici profonde. E che, a volte, i veri primati non hanno bisogno di clamore, ma solo di essere raccontati.

La prossima volta che passi per Napoli – anche solo virtualmente – pensa che stai guardando uno dei luoghi che, davvero, ha cambiato la storia della conoscenza occidentale. Per scoprire altre meraviglie nascoste della Campania, puoi leggere queste curiosità sulla regione. E tu, lo sapevi?

Silvana Ascione, attenta osservatrice del quotidiano e narratrice dal sorriso pronto, ha la capacità rara di trasformare piccoli dettagli in grandi scoperte. Su Quel che non sapevi si dedica con passione e ironia a temi come tradizioni popolari, curiosità linguistiche e strane abitudini dal mondo, convinta che ciò che consideriamo ordinario possa rivelarsi straordinario, se solo guardato da un'altra prospettiva.
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