Taranto, l’unica colonia spartana: storia, fondazione e mito

Alessio Barbieri
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Alessio Barbieri
Alessio Barbieri è un curioso di professione e instancabile esploratore di vicende insolite. Ama scavare negli angoli più nascosti di storia, scienza e cultura popolare, svelando...
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Hai mai sentito parlare della colonia spartana Taranto? Forse sai che Sparta era famosa per la sua vita militare e il rifiuto di avventure fuori dai confini. Tuttavia, c’è una storia diversa tra mito e realtà: Sparta fondò un’unica colonia, proprio Taranto, gettando le basi di una nuova identità lontano dalla sua patria.

Questa curiosità intreccia ribellione, miti e adattamento culturale. Se ti sei chiesto come i guerrieri spartani siano diventati coloni, qui troverai le risposte.

Chi erano i Partheniai e perché lasciarono Sparta

All’origine della fondazione di Taranto troviamo i Partheniai, ovvero i “figli delle vergini”, giovani esclusi dalla cittadinanza per essere nati durante le guerre messeniche da relazioni considerate illegittime. Privati di diritti e futuro, questi giovani causarono tensioni interne. La soluzione? Secondo la leggenda, mandare questi esuli a fondare una nuova città, con il benestare dell’oracolo di Delfi.

  • I Partheniai non erano accettati come cittadini a Sparta;
  • Venne scelta l’emigrazione piuttosto che il conflitto interno;
  • La meta: le coste della Magna Grecia.

Falanto: viaggio e fondazione di Taranto

Il comando fu affidato a Falanto, figura tra mito e storia. Guidò la spedizione oltre il Mare Ionio, affrontando prove e sfide. Si racconta che Falanto ricevette da Delfi un enigma: avrebbe conquistato terra quando “sarebbe stato bagnato da una pioggia che non viene dal cielo”. Solo dopo aver pianto sulle ginocchia della moglie compresse il senso dell’oracolo e fondò Taranto (Taras, secondo il mito) nel 706 a.C.

Colonia GrecaOrigineCarattere Distintivo
TarantoSpartanaUnica colonia di Sparta
SiracusaCorinziaEspansione commerciale
CumaCalcide/EubeaInsediamento tra i primi in Occidente

Taranto, quindi, era diversa e speciale: frutto di un’esclusione divenuta opportunità.

Perché Taranto resta unica tra le colonie greche

A differenza di altre realtà della storia della Magna Grecia, Taranto mantenne a lungo usi, gerarchie e tradizioni ispirate a Sparta. Caratterizzata da una società aristocratica, la città sviluppò un’identità autonoma, baluardo di cultura militare e autonomia politica.

  • Taranto rimase legata a riti e simboli spartani.
  • Le monete mostrano ancora oggi il mito di Taras, figlio di Poseidone.
  • Gli scavi archeologici confermano la rottura improvvisa dell’abitato preesistente nel periodo della colonizzazione.
  • Non dimentichiamo l’antico lusso tarantino della porpora imperiale, simbolo di ricchezza che distingue ancora di più l’identità storica della città.

In sintesi

  • Taranto è la sola colonia fondata da Sparta.
  • La cacciata dei Partheniai risolse una crisi interna spartana.
  • Falanto guidò la spedizione tra mito e realtà storica.
  • La cultura spartana lasciò un’impronta forte nella società tarantina.
  • L’identità di Taranto si riconosce ancora nelle testimonianze archeologiche e nei simboli antichi.

Domande frequenti

Chi era Falanto?

Falanto fu il leader degli esuli spartani; secondo il mito, fondò Taranto guidando i Partheniai in Italia meridionale.

Perché Sparta fondò una sola colonia?

Sparta preferiva concentrarsi su difesa interna. Solo la crisi dei Partheniai spinse all’unica eccezione: Taranto.

Come si vede oggi l’identità spartana a Taranto?

Restano tracce nei nomi, nei simboli cittadini, nei reperti archeologici, nelle tradizioni e nello spirito locale.

Quali scoperte archeologiche confermano la storia?

Scavi mostrano una rottura nelle abitazioni locali e testimonianze su monete e ceramiche della fondazione spartana.

La storia della colonia spartana Taranto dimostra come da una crisi possano nascere nuove opportunità, lasciando tracce profonde nella cultura e nell’identità di un popolo. La prossima volta che sentirai parlare di Taranto, ricorda: dietro le sue origini c’è il coraggio di cambiare destino.

Alessio Barbieri è un curioso di professione e instancabile esploratore di vicende insolite. Ama scavare negli angoli più nascosti di storia, scienza e cultura popolare, svelando quelle chicche sorprendenti che non sapevi di voler conoscere. Con ironia e passione, accompagna i lettori di Quel che non sapevi in un viaggio sempre nuovo alla scoperta del lato più affascinante e inatteso della conoscenza.
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