Hai mai sentito parlare della colonia spartana Taranto? Forse sai che Sparta era famosa per la sua vita militare e il rifiuto di avventure fuori dai confini. Tuttavia, c’è una storia diversa tra mito e realtà: Sparta fondò un’unica colonia, proprio Taranto, gettando le basi di una nuova identità lontano dalla sua patria.
Questa curiosità intreccia ribellione, miti e adattamento culturale. Se ti sei chiesto come i guerrieri spartani siano diventati coloni, qui troverai le risposte.
Chi erano i Partheniai e perché lasciarono Sparta
All’origine della fondazione di Taranto troviamo i Partheniai, ovvero i “figli delle vergini”, giovani esclusi dalla cittadinanza per essere nati durante le guerre messeniche da relazioni considerate illegittime. Privati di diritti e futuro, questi giovani causarono tensioni interne. La soluzione? Secondo la leggenda, mandare questi esuli a fondare una nuova città, con il benestare dell’oracolo di Delfi.
- I Partheniai non erano accettati come cittadini a Sparta;
- Venne scelta l’emigrazione piuttosto che il conflitto interno;
- La meta: le coste della Magna Grecia.
Falanto: viaggio e fondazione di Taranto
Il comando fu affidato a Falanto, figura tra mito e storia. Guidò la spedizione oltre il Mare Ionio, affrontando prove e sfide. Si racconta che Falanto ricevette da Delfi un enigma: avrebbe conquistato terra quando “sarebbe stato bagnato da una pioggia che non viene dal cielo”. Solo dopo aver pianto sulle ginocchia della moglie compresse il senso dell’oracolo e fondò Taranto (Taras, secondo il mito) nel 706 a.C.
Colonia Greca | Origine | Carattere Distintivo |
---|---|---|
Taranto | Spartana | Unica colonia di Sparta |
Siracusa | Corinzia | Espansione commerciale |
Cuma | Calcide/Eubea | Insediamento tra i primi in Occidente |
Taranto, quindi, era diversa e speciale: frutto di un’esclusione divenuta opportunità.
Perché Taranto resta unica tra le colonie greche
A differenza di altre realtà della storia della Magna Grecia, Taranto mantenne a lungo usi, gerarchie e tradizioni ispirate a Sparta. Caratterizzata da una società aristocratica, la città sviluppò un’identità autonoma, baluardo di cultura militare e autonomia politica.
- Taranto rimase legata a riti e simboli spartani.
- Le monete mostrano ancora oggi il mito di Taras, figlio di Poseidone.
- Gli scavi archeologici confermano la rottura improvvisa dell’abitato preesistente nel periodo della colonizzazione.
- Non dimentichiamo l’antico lusso tarantino della porpora imperiale, simbolo di ricchezza che distingue ancora di più l’identità storica della città.
In sintesi
- Taranto è la sola colonia fondata da Sparta.
- La cacciata dei Partheniai risolse una crisi interna spartana.
- Falanto guidò la spedizione tra mito e realtà storica.
- La cultura spartana lasciò un’impronta forte nella società tarantina.
- L’identità di Taranto si riconosce ancora nelle testimonianze archeologiche e nei simboli antichi.
Domande frequenti
Chi era Falanto?
Falanto fu il leader degli esuli spartani; secondo il mito, fondò Taranto guidando i Partheniai in Italia meridionale.
Perché Sparta fondò una sola colonia?
Sparta preferiva concentrarsi su difesa interna. Solo la crisi dei Partheniai spinse all’unica eccezione: Taranto.
Come si vede oggi l’identità spartana a Taranto?
Restano tracce nei nomi, nei simboli cittadini, nei reperti archeologici, nelle tradizioni e nello spirito locale.
Quali scoperte archeologiche confermano la storia?
Scavi mostrano una rottura nelle abitazioni locali e testimonianze su monete e ceramiche della fondazione spartana.
La storia della colonia spartana Taranto dimostra come da una crisi possano nascere nuove opportunità, lasciando tracce profonde nella cultura e nell’identità di un popolo. La prossima volta che sentirai parlare di Taranto, ricorda: dietro le sue origini c’è il coraggio di cambiare destino.
Questa storia di Taranto è proprio strana, non pensavo che gli spartani avessero fatto una colonia così. Ancora oggi tante cose della loro cultura restano un mistero, ci sono simboli e tradizioni ma non si capisce tutto. Chissà se mai riusciremo davvero a capire come vivevano e pensavano davvero questi antichi spartani.
Se penso a Taranto e alle tecniche degli antichi, mi viene da dire che loro conservavano pure la storia meglio di noi oggi. Adesso facciamo i monumenti che dopo cinquant’anni già crollano. Forse dovevamo imparare di più da questi spartani, altro che!