Il supercomputer Leonardo a Bologna: 9° al mondo, cuore del Tecnopolo

Silvana Ascione
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Silvana Ascione
Silvana Ascione, attenta osservatrice del quotidiano e narratrice dal sorriso pronto, ha la capacità rara di trasformare piccoli dettagli in grandi scoperte. Su Quel che non...
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Hai mai sentito parlare del supercomputer Leonardo? Situato a Bologna, è uno dei più potenti al mondo e rappresenta l’eccellenza tecnologica italiana. Oggi ti racconterò perché questo gioiello tecnologico è al centro dell’attenzione mondiale.

Il supercomputer Leonardo lavora con una capacità di calcolo incredibile, pari a 250 petaflops, cioè 250 quadrilioni di operazioni in virgola mobile al secondo. Questa potenza lo posiziona al quarto posto nella classifica TOP500 mondiale, subito dietro ai giganti del settore.



Posizione e potenza del supercomputer Leonardo

Leonardo è ospitato al Tecnopolo di Bologna, un centro di riferimento europeo per il supercalcolo e l’intelligenza artificiale. Il sistema è gestito da CINECA, un consorzio interuniversitario italiano che coordina le risorse informatiche nazionali.

La sua architettura si basa su una piattaforma Atos BullSequana XH2000, con oltre 14.000 GPU Nvidia Ampere e una rete ad altissima velocità InfiniBand HDR da 200 Gbit/s. Questo gli consente di elaborare enormi quantità di dati in tempi record.

Applicazioni scientifiche e climatiche del Leonardo

Leonardo non è solo un numero: serve a scopi pratici e fondamentali. È utilizzato per:

Queste applicazioni mostrano come la potenza del supercalcolo possa avere un impatto diretto sulla nostra vita e sul futuro del pianeta.

Tecnologie e sostenibilità

Oltre alla potenza, Leonardo è progettato con un occhio attento alla sostenibilità. Utilizza un sistema di raffreddamento ad acqua che migliora l’efficienza energetica e riduce il consumo di elettricità, una soluzione innovativa per un impianto di tale scala.

Questi aspetti tecnologici si uniscono per fare di Leonardo un esempio di come la tecnologia avanzata possa essere responsabile e all’avanguardia.

CaratteristicaDettaglio
Capacità di calcolo250 petaflops
GPUOltre 14.000 Nvidia Ampere
Posizione mondiale4 posto nella TOP500
UbicazioneTecnopolo Bologna
RaffreddamentoSistema ad acqua sostenibile

In sintesi

  • Il supercomputer Leonardo è tra i più potenti al mondo, con una potenza di 250 petaflops.
  • È situato nel Tecnopolo di Bologna, cuore dell’innovazione scientifica italiana.
  • Supporta ricerche avanzate su clima, intelligenza artificiale e scienze della vita.
  • Adotta tecnologie di raffreddamento sostenibile per un minore impatto ambientale.
  • Dimostra la leadership tecnologica dell’Italia a livello globale.

Domande frequenti

Quali sono le principali applicazioni scientifiche di Leonardo?

Leonardo è utilizzato per il calcolo climatico, intelligenza artificiale, bioinformatica e farmacologia.

Come influirà Leonardo sulle previsioni meteorologiche in Italia?

Leonardo permette elaborazioni di dati più precise, migliorando la qualità delle previsioni meteorologiche.

Quali sono le caratteristiche principali del supercomputer Leonardo?

È dotato di 250 petaflops, oltre 14.000 GPU Nvidia e tecnologia di raffreddamento sostenibile.

In che modo Leonardo contribuirà allo sviluppo dell’intelligenza artificiale?

Favorisce il calcolo avanzato necessario per modelli complessi di AI.

Quali sono le implicazioni ambientali del supercomputer Leonardo?

Usa sistemi di raffreddamento ad acqua per ridurre i consumi energetici.

Il supercomputer Leonardo è un simbolo di quanto l’Italia possa essere protagonista nel campo della tecnologia e della scienza. Ora che conosci i suoi dati e le sue applicazioni, ti invito a riflettere su quanto la ricerca e l’innovazione possano cambiare il mondo intorno a noi.

Silvana Ascione, attenta osservatrice del quotidiano e narratrice dal sorriso pronto, ha la capacità rara di trasformare piccoli dettagli in grandi scoperte. Su Quel che non sapevi si dedica con passione e ironia a temi come tradizioni popolari, curiosità linguistiche e strane abitudini dal mondo, convinta che ciò che consideriamo ordinario possa rivelarsi straordinario, se solo guardato da un'altra prospettiva.
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