Strada del Prosecco: la prima Strada del Vino d’Italia, storia e curiosità

Silvana Ascione
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Silvana Ascione
Silvana Ascione, attenta osservatrice del quotidiano e narratrice dal sorriso pronto, ha la capacità rara di trasformare piccoli dettagli in grandi scoperte. Su Quel che non...
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Se ti chiedessi qual è la regione italiana che ha inaugurato per prima una vera e propria “Strada del Vino”, cosa risponderesti? Molti potrebbero scommettere sulla Toscana, patria del Chianti, o sul Piemonte, territorio di Barolo e Barbaresco. E invece… la risposta ti sorprenderà: la prima Strada del Vino italiana è nata in Veneto, più precisamente tra le colline di Treviso, nel 1966. Curioso, vero? Per scoprire altre curiosità insolite sul Veneto, basta allontanarsi di poco dalle vigne del Prosecco.

Questa iniziativa ha dato il via a un nuovo modo di vivere il vino e il territorio. Un modello che oggi conosciamo bene, fatto di percorsi, degustazioni, panorami mozzafiato e piccoli paesi da esplorare. Ma come è nata questa idea? E perché proprio nel cuore delle terre del Prosecco?

Un viaggio pionieristico tra le colline del Prosecco

  • La genesi dell’idea: Nel 1966, Treviso apre la strada – letteralmente – al turismo del vino, con un itinerario che collega Conegliano a Valdobbiadene. Non una semplice strada, ma un vero percorso studiato per far conoscere al pubblico il mondo vitivinicolo delle colline venete. L’ideatore? Giuseppe Schiratti, un visionario per il tempo.
  • Dallo “Strada del Vino Bianco” alla “Strada del Prosecco”: All’inizio il percorso si chiamava “Strada del Vino Bianco”. Solo in seguito è diventato la celebre “Strada del Prosecco”, oggi arricchita da nuovi itinerari e attrattive.
  • 35 chilometri di bellezza e gusto: In circa 35 km si attraversano paesaggi oggi riconosciuti Patrimonio dell’Umanità UNESCO. Dai vigneti pettinati delle colline di Conegliano e Valdobbiadene, agli storici borghi e alla famosa area del Cartizze.

Una rivoluzione nel turismo enogastronomico

  • Un modello esportato in tutta Italia: Quella traccia disegnata tra le colline venete ha fatto scuola. Oggi le Strade del Vino sono sparse ovunque, dalla Sicilia al Trentino, diventando uno dei modi migliori per scoprire la vera anima di ogni territorio. Se vuoi conoscere altre storie e particolarità delle regioni italiane, ogni percorso porta con sé nuove sorprese.
  • Enogastronomia, cultura e paesaggio: La “strada” non si limita al vino. Qui trovi tradizione, arte, storia, piccoli produttori, osterie nascoste. Un mix capace di trasformare un semplice viaggio in una vera esperienza sensoriale.
  • L’importanza per l’economia locale: Gli itinerari enogastronomici rappresentano oggi un pilastro economico per l’Italia. Attirano milioni di turisti all’anno, valorizzano prodotti tipici e salvano tradizioni spesso a rischio di scomparsa.

Sapevi che…?

  • Le Colline del Prosecco sono state dichiarate Patrimonio UNESCO nel 2019, riconoscendo il ruolo unico di questo paesaggio nella storia vitivinicola europea.
  • All’origine la Strada del Prosecco era unica nel suo genere e oggi è ancora un punto di riferimento, evoluta in “Strada del Prosecco e Vini dei Colli Conegliano Valdobbiadene”.

Domande che forse ti stai facendo

  • Quali sono le altre strade del vino in Italia?
  • Come mai proprio Treviso è diventata pioniera?
  • Quanto pesa davvero il turismo enogastronomico per l’economia italiana?
  • Ci sono percorsi simili negli altri paesi europei?
  • Come si è evoluto questo tipo di turismo nel tempo?

Non hai trovato tutte le risposte? Non ti preoccupare: il bello delle curiosità è che spesso ti invitano a esplorare ancora di più!

In sintesi

La prima Strada del Vino italiana ha radici venete e un’anima pionieristica. Nasce tra le colline di Treviso nel 1966 e dà il via a una rivoluzione culturale (e commerciale!) che oggi fa scuola. Se ami scoprire storie insolite, la prossima volta che stapperai una bottiglia di Prosecco ricorda che il viaggio che compie questo vino è molto più lungo e affascinante di quanto sembri.

Scopri di più, lasciati incuriosire e, magari, organizza il tuo prossimo weekend… lungo la Strada del Prosecco!

Silvana Ascione, attenta osservatrice del quotidiano e narratrice dal sorriso pronto, ha la capacità rara di trasformare piccoli dettagli in grandi scoperte. Su Quel che non sapevi si dedica con passione e ironia a temi come tradizioni popolari, curiosità linguistiche e strane abitudini dal mondo, convinta che ciò che consideriamo ordinario possa rivelarsi straordinario, se solo guardato da un'altra prospettiva.
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