Segnale Wow: Il mistero della trasmissione radio dallo spazio profondo

Silvana Ascione
Di
Silvana Ascione
Silvana Ascione, attenta osservatrice del quotidiano e narratrice dal sorriso pronto, ha la capacità rara di trasformare piccoli dettagli in grandi scoperte. Su Quel che non...
leggi in 5 minuti

Hai mai sentito parlare di un messaggio dal cosmo che, almeno per una notte, ha fatto sussultare la comunità scientifica mondiale? Immagina un astronomo che, osservando una stampa di dati provenienti dallo spazio profondo, si ferma, prende una penna rossa e annota un solo commento: “Wow!”. Non è il titolo di un film di fantascienza, ma la pura realtà astronomica, accaduta in Ohio nel 1977.

Il famoso Segnale Wow! resta uno degli enigmi più affascinanti della scienza moderna. Un segnale radio di 72 secondi, rilevato solo una volta, che ha alimentato per anni sogni e teorie sull’esistenza di vita intelligente oltre la Terra. Ma cosa rende questo segnale così speciale? E, soprattutto, sapremo mai cosa l’ha davvero causato?

Un segnale “dal nulla”: cosa accadde al Big Ear

  • Quando e dove: 15 agosto 1977, radiotelescopio “Big Ear” dell’Università dell’Ohio.
  • Durata e forza: un impulso radio dalla durata di 72 secondi, molto più intenso del rumore cosmico.
  • Frequenza: captata a 1420 MHz, la frequenza dell’idrogeno neutro – la stessa che gli scienziati reputano ideale per messaggi tra civiltà evolute.

L’astronomo Jerry Ehman, volontario del progetto, rimase talmente stupito dall’intensità dei dati che scrisse a margine, appunto, “Wow!”. Da lì, il nome che ancora oggi fa brillare gli occhi agli appassionati di misteri spaziali.

Il segnale puntava verso la costellazione del Sagittario, in una zona “silenziosa” dello spazio. Da allora, non è mai più stato rilevato nulla di simile da quello stesso punto. E questo ha acceso l’immaginazione di molti: segnale alieno, interferenza improbabile… O qualcosa che ancora oggi non riusciamo a spiegare? Se ami le domande che sfidano la logica e i misteri e leggende irrisolti, il Wow! è sicuramente tra i più celebri.

Tra indizi e teorie: alieni, nubi di gas, o…?

  • Fenomeno unico: il Segnale Wow! non si è più ripetuto, nonostante decenni di monitoraggio e tentativi di replica.
  • Candidatura “extraterrestre”: la frequenza e l’intensità erano proprio quelle che i ricercatori del SETI (Search for Extraterrestrial Intelligence) si aspettavano da una civiltà avanzata in cerca di contatti.
  • Nuove ipotesi: nel 2024, una teoria scientifica ha ipotizzato che fosse causato da una nube di idrogeno neutro, “amplificata” da un fenomeno raro detto superradianza, magari scatenato da un oggetto misterioso come un magnetar.

La vera difficoltà resta una: nessuno è stato in grado di verificare direttamente la fonte. Il segnale è stato un unicum, senza repliche e senza sufficienti dati per un’analisi dettagliata. Gli scienziati non si sbilanciano: potrebbe essere stata una trasmissione aliena… oppure un processo astrofisico ancora poco noto. Oppure, semplicemente, un caso che il nostro cervello continua a interrogarsi su cosa davvero sia accaduto. Situazioni così sono una delle anomalie e paradossi affascinanti che la scienza ancora non sa spiegare.

Le domande che ancora oggi ci fanno sognare

  • Perché solo una volta? Che probabilità c’era di “beccare” proprio in quell’istante un simile segnale?
  • Quali sono ad oggi le teorie più accreditate tra gli astronomi e il team SETI?
  • Sono mai stati registrati segnali simili in epoche diverse o con strumenti più moderni?

Risposte certe, purtroppo, non ne esistono. Ma il Segnale Wow! ha avuto un impatto enorme: ha ispirato ricerche, documentari, progetti scientifici e (ammettilo) la fantasia di chiunque abbia mai guardato il cielo e si sia chiesto se, lassù, ci sia qualcuno che ci osserva. Del resto, esplorare l’ignoto fa parte dello spirito umano: dalla ricerca di segnali alieni alle scoperte scientifiche più sorprendenti.

Wow! Un enigma che ci ricorda quanto l’Universo sia misterioso

Oggi, mentre proseguono gli studi sulla natura di segnali anomali e nuove teorie tentano di spiegare l’evento del 1977, il Segnale Wow! resta uno dei simboli del nostro desiderio di trovare “qualcosa” là fuori. Magari la spiegazione sarà più “terrestre” di quanto sogniamo. O forse no.

Una cosa è sicura: il “Wow!” a margine di una stampa sbiadita è diventato per tutti noi un invito a non smettere di cercare, ascoltare e – perché no – meravigliarci. Chissà, magari la prossima volta che guarderai le stelle, sentirai anche tu… un piccolo wow.

Silvana Ascione, attenta osservatrice del quotidiano e narratrice dal sorriso pronto, ha la capacità rara di trasformare piccoli dettagli in grandi scoperte. Su Quel che non sapevi si dedica con passione e ironia a temi come tradizioni popolari, curiosità linguistiche e strane abitudini dal mondo, convinta che ciò che consideriamo ordinario possa rivelarsi straordinario, se solo guardato da un'altra prospettiva.
1 commento