Scopri Rocca Calascio: storia, cinema e borgo fantasma in Abruzzo

Alessio Barbieri
Di
Alessio Barbieri
Alessio Barbieri è un curioso di professione e instancabile esploratore di vicende insolite. Ama scavare negli angoli più nascosti di storia, scienza e cultura popolare, svelando...
leggi in 5 minuti


Hai mai sentito parlare di Rocca Calascio, un borgo fantasma nel cuore dell’Abruzzo? Situato a 1460 metri di quota, questo antico castello domina la regione con un fascino unico, tra storia e mistero.

In questo articolo scoprirai la storia affascinante di questo borgo medievale, il suo ruolo come set di film cult e come visitarlo al meglio per vivere un’esperienza indimenticabile.



La storia del castello e del borgo di Rocca Calascio

Rocca Calascio è uno dei castelli più alti degli Appennini e fu costruito nel XII secolo per controllare le vallate abruzzesi e le rotte della transumanza. La struttura, realizzata in pietra bianca, comprende un maschio centrale e quattro torri circolari agli angoli, perfetta come punto di osservazione militare.

Nel 1703 un terremoto devastò il borgo, costringendo gli abitanti a spostarsi a valle, nel paese di Calascio. Anche il castello subì danni nel terremoto del 1915 e fu abbandonato definitivamente nel 1957. Da allora, la rocca è rimasta un “castello fantasma“, avvolto da un’atmosfera suggestiva e misteriosa.

Rocca Calascio come set cinematografico per film cult

Il borgo e il castello hanno raggiunto la fama internazionale grazie alla scelta come location di diversi film cult. Tra i più noti ci sono Ladyhawke (1985) e Il nome della rosa (1986), che hanno contribuito a rendere questo luogo incantato ancora più celebre.

La scenografia naturale e l’aspetto autentico delle rovine medievali lo rendono perfetto per raccontare storie epiche e gotiche, attirando cineasti da tutto il mondo.

Come visitare Rocca Calascio

Per raggiungere Rocca Calascio devi guidare fino al paese di Calascio. Da lì, la strada si fa pedonale e inizia una piacevole camminata in salita verso il castello. Il percorso offre panorami spettacolari sul Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga.

  • La primavera e l’autunno sono i momenti migliori per visitare, grazie al clima mite e ai colori suggestivi.
  • Attenzione alle condizioni meteo, soprattutto in inverno, quando la neve può rendere il sentiero impegnativo.
  • Non perderti la vicina Chiesa di Santa Maria della Pietà, ricca di storia e leggende.
Periodo dell’annoConsiglio
PrimaveraClima mite, natura in fiore
EstateTemperature più alte, ma affollato
AutunnoColori autunnali e clima fresco
InvernoPossibile neve, accesso difficile

In sintesi

  • Rocca Calascio è un antico borgo abbandonato a 1460 metri in Abruzzo.
  • Il castello è uno dei più alti degli Appennini, con una storia di fortificazione militare.
  • È celebre come set di film cult come Ladyhawke e Il nome della rosa.
  • Visitare Rocca Calascio offre panorami spettacolari sul Parco Nazionale del Gran Sasso.
  • Primavera e autunno sono le stagioni ideali per la visita.

Domande frequenti

Quali film sono stati girati a Rocca Calascio?

Film come “Ladyhawke” e “Il nome della rosa” sono stati girati a Rocca Calascio.

Come si può raggiungere Rocca Calascio?

Si può raggiungere in auto fino a Calascio e poi a piedi salendo verso il castello.

Quali sono le migliori stagioni per visitare Rocca Calascio?

Primavera e autunno sono stagioni ideali per visitare il borgo evitando temperature estreme.

Ci sono altre attrazioni turistiche vicino a Rocca Calascio?

Vicino ci sono il Parco Nazionale del Gran Sasso, il borgo di Santo Stefano di Sessanio e la Chiesa di Santa Maria della Pietà.

Quali sono le leggende e le storie misteriose legate a Rocca Calascio?

La chiesa vicina è legata a una leggenda sulla sconfitta di briganti, aggiungendo fascino al borgo.

Ora che conosci la storia e il fascino di Rocca Calascio, perché non programmare una visita? Ti aspetta un viaggio nel tempo tra panorami indimenticabili e atmosfere da film.

Alessio Barbieri è un curioso di professione e instancabile esploratore di vicende insolite. Ama scavare negli angoli più nascosti di storia, scienza e cultura popolare, svelando quelle chicche sorprendenti che non sapevi di voler conoscere. Con ironia e passione, accompagna i lettori di Quel che non sapevi in un viaggio sempre nuovo alla scoperta del lato più affascinante e inatteso della conoscenza.
Nessun commento