Portoro: il marmo nero striato d’oro di Portovenere, tesoro del Rinascimento

Gaetano Biondi
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Gaetano Biondi
Gaetano è un instancabile esploratore dell'insolito, con una passione per curiosità storiche, misteri quotidiani e aneddoti sorprendenti nascosti tra le pieghe della realtà. Con ironia e...
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Hai mai sentito parlare del marmo Portoro, una pietra preziosa proveniente da Portovenere, vicino La Spezia? Questo particolare marmo nero, arricchito da sorprendenti venature dorate, è stato apprezzato per secoli, fino a essere considerato nel Rinascimento tanto prezioso quanto l’oro stesso. Ti sei mai chiesto cosa renda così unico il Portoro?

Oggi ti accompagno in un viaggio tra storia, bellezza e rarità: scoprirai perché il marmo nero striato d’oro continua ancora ad affascinare architetti, storici e curiosi.

Cos’è il marmo Portoro

Il marmo Portoro nasce quasi esclusivamente a Portovenere e sulle isole Palmaria e Tino. Si distingue per il colore nero profondo attraversato da venature giallo-dorate, create dal processo di dolomitizzazione. Questa combinazione offre un contrasto visivo raro e prestigioso. Il Portoro è conosciuto anche come “giada di Portovenere”.

  • Colore nero intenso con striature dorate
  • Pietra pregiata di origine ligure
  • Estratto solo in una zona ristretta d’Italia

La storia: dal Rinascimento ad oggi

Il Portoro era già ricercato dagli antichi Romani e forse anche dagli Etruschi. Nel Rinascimento, le sue qualità uniche furono riscoperte: Domenico Casella ne ottenne l’esclusiva esportazione per Genova. Veniva considerato quasi più prezioso dell’oro e simboleggiava lusso e potere.

Dal XVI secolo, lo troverai in chiese importanti, palazzi e castelli non solo in Italia ma in tutta Europa. La cava di Portovenere ancora oggi rappresenta un punto di riferimento per chi desidera eleganza e storia nelle lavorazioni in marmo.

Opere e utilizzi celebri del Portoro

Dove puoi ammirare le applicazioni di questo marmo nero striato d’oro? Ecco alcuni luoghi iconici:

  • Basiliche di San Pietro in Vincoli, San Paolo Fuori le Mura e San Giovanni Laterano (Roma)
  • Palazzo di Versailles (Francia)
  • Paramount Theatre (Stati Uniti)
  • Antico anfiteatro romano di Luni

Portoro vs altri marmi: una tabella comparativa

CaratteristicaPortoroMarmo di Carrara
ColoreNero con venature oroBianco con venature grigie
OriginePortovenere, LiguriaAlpi Apuane, Toscana
Valore storicoPrezioso quanto l’oro nel RinascimentoFamoso per scultura, meno raro
Principali utilizziDecorazioni pregiate, arte, architetturaScultura classica, edilizia di pregio (scopri la storia e la fama del marmo di Carrara, scelto da Michelangelo per la Pietà)

In sintesi

  • Il marmo Portoro è raro, con una bellezza unica e provenienza esclusiva.
  • Nel Rinascimento era considerato prezioso come l’oro.
  • Tutt’oggi impreziosisce edifici di fama mondiale.
  • Portovenere è il centro storico e moderno della sua estrazione.
  • La sua storia incrocia arte, geologia e cultura ligure.

Domande frequenti

Quali sono le principali caratteristiche del marmo Portoro?

Il Portoro è un marmo nero con striature dorate, molto duro, raro e di origine ligure.

Come veniva utilizzato il marmo Portoro durante il Rinascimento?

Veniva usato per decorare chiese, palazzi e opere lussuose, simbolo di ricchezza.

Quali sono le differenze tra il Portoro e il marmo di Carrara?

Il Portoro è nero dorato, mentre il Carrara è bianco con venature grigie.

Conclusione

Il marmo Portoro racconta una storia di lusso, arte e territorio. Ogni sua venatura è un invito a scoprire un pezzo unico di Liguria e cultura europea. Lasciati incuriosire dalle bellezze nascoste della materia: forse, guardando un portale antico o una chiesa famosa, potresti riconoscere un frammento di questo oro nero.

Gaetano è un instancabile esploratore dell'insolito, con una passione per curiosità storiche, misteri quotidiani e aneddoti sorprendenti nascosti tra le pieghe della realtà. Con ironia e precisione conduce i lettori attraverso storie dimenticate e fatti affascinanti, sempre alla ricerca di ciò che ancora non sappiamo, per regalare al pubblico di Quel che non sapevi una sana dose di stupore e meraviglia.
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