Porpora imperiale a Taranto: il lusso di 10.000 murici per una toga

Silvana Ascione
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Silvana Ascione
Silvana Ascione, attenta osservatrice del quotidiano e narratrice dal sorriso pronto, ha la capacità rara di trasformare piccoli dettagli in grandi scoperte. Su Quel che non...
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Hai mai pensato a quante risorse della natura possono essere necessarie per un solo oggetto di lusso? Immagina una toga—ma non una qualsiasi. Parliamo della mitica toga di porpora imperiale, simbolo assoluto di potere e prestigio nell’antica Roma. La curiosità che oggi ci accompagna ci porta a Taranto, nel I secolo d.C., dove per tingere solo una di queste vesti servivano la bellezza di 10.000 murici, piccoli molluschi dal guscio spinoso. Un vero lusso “da Re”… o meglio, da imperatore.

Ma cosa rendeva questa colorazione così preziosa? E come si è arrivati a legare il potere di un uomo all’ecosistema di un piccolo animale marino? Scopriamo insieme i retroscena di uno dei capi più ambiti (e costosi) della storia!



Il segreto della porpora: una tintura più preziosa dell’oro

  • Che cos’è la porpora imperiale? Era un colorante estratto dal murex, un mollusco marino che vive lungo le coste del Mediterraneo. La porpora, spesso chiamata anche “di Tiro” dalla celebre città fenicia, era famosa per il suo colore intenso e brillante, carico di sfumature tra il rosso e il viola.
  • Perché era così rara? Perché per ottenerne pochissima bastava spremere… tantissimi murici! Te lo immagini? Per un solo grammo di colorante erano necessari circa 10.000 esemplari. E quel che si ricavava, spesso, bastava solo per tingere l’orlo o una piccola fascia di una veste.
  • Lavorazione lunga e complessa: Non pensare a una tintura come quelle moderne. L’estrazione era un processo lungo, maleodorante e manuale. Non a caso, la porpora costava cifre folli: nell’editto dei prezzi di Diocleziano (301 d.C.) una libbra di porpora poteva valere quanto 3 libbre d’oro. Per scoprire un’altra storia di colori preziosi e arte, leggi come il blu lapislazzuli divenne più costoso dell’oro nell’arte medievale.

Non solo un colore: la porpora è uno status symbol

  • Riservata all’élite: Non tutti potevano indossare la porpora. Era un privilegio rigorosamente regolamentato e vietato ai semplici cittadini. Solo imperatori e altissimi magistrati potevano permettersela.
  • Toga picta e toga praetexta: Forse pensi alle toghe romane interamente viola, ma in realtà spesso soltanto i bordi (toga praetexta) o la parte principale per le cerimonie trionfali (toga picta) erano colorati di porpora. Anche così, il numero dei murici utilizzati era impressionante!
  • Un colore che comunicava potere: Indossare la porpora era, letteralmente, indossare il potere. Chi la portava era subito riconoscibile… e il messaggio era chiaro: “Io sono tra i pochissimi eletti”.

Taranto, il Mediterraneo e il mito della porpora

  • Perché Taranto? Perché questa città era famosa per la sua lana di pregio e la sua posizione strategica nel Mediterraneo. Anche se la produzione principale di porpora avveniva più a est, la fama di Taranto nella lavorazione dei materiali di lusso era conosciuta in tutto il mondo romano. Se sei curioso di altre meraviglie storiche nel Mediterraneo, scopri la Necropoli di Monterozzi di Tarquinia, patrimonio UNESCO ricco di affreschi e tombe antichissime.
  • La natura al servizio del lusso: L’uso di così tanti murici per una sola toga ci ricorda quanto l’ingegno (e la pazienza) potesse spingersi oltre i limiti, e quanto le risorse naturali fossero considerate quasi inesauribili… almeno fino a che la moda o la storia non decidevano diversamente!
  • Un’eredità ancora oggi affascinante: La storia della porpora imperiale è ancora uno degli esempi più sorprendenti di come arte, cultura e natura si intreccino nei simboli del potere umano. Per un viaggio tra arti e tecniche dimenticate, dai un’occhiata alle tecniche antiche scomparse che nessuno sa più replicare.

Curiosità e domande che non smettono mai di stupire

  • Ti eri mai chiesto perché il viola sia ancora oggi associato alla regalità?
  • Quanto può costare davvero essere “alla moda” nella storia?
  • Cosa ci racconta questa antica follia per la porpora sul nostro rapporto con le risorse naturali?

La toga di porpora non era solo un capo d’abbigliamento: era una dichiarazione di ricchezza, di potere e di un certo rapporto privilegiato con la natura. E tu, la indosseresti sapendo il prezzo che la storia (e l’ecosistema) hanno pagato per renderla possibile?

Silvana Ascione, attenta osservatrice del quotidiano e narratrice dal sorriso pronto, ha la capacità rara di trasformare piccoli dettagli in grandi scoperte. Su Quel che non sapevi si dedica con passione e ironia a temi come tradizioni popolari, curiosità linguistiche e strane abitudini dal mondo, convinta che ciò che consideriamo ordinario possa rivelarsi straordinario, se solo guardato da un'altra prospettiva.
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