Copenaghen: più biciclette che abitanti e oltre 1 milione di km pedalati al giorno

Silvana Ascione
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Silvana Ascione
Silvana Ascione, attenta osservatrice del quotidiano e narratrice dal sorriso pronto, ha la capacità rara di trasformare piccoli dettagli in grandi scoperte. Su Quel che non...
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Lo sapevi che a Copenaghen ci sono più biciclette che abitanti? Questa curiosità dice molto sulla cultura ciclistica della capitale danese e sulla sua attenzione alla mobilità sostenibile. Ma quanto è grande davvero questo fenomeno e perché dovrebbe interessarti?

Oltre 660.000 abitanti convivono con più di 600.000 biciclette, e ogni giorno i ciclisti percorrono più di 1,3 milioni di chilometri. È come fare oltre 30 volte il giro del mondo… in una sola giornata! Scopriamo insieme perché Copenaghen è diventata il paradiso delle due ruote.



Più biciclette che abitanti a Copenaghen

Nel comune urbano di Copenaghen il numero di biciclette supera ufficialmente quello degli abitanti. Secondo le stime più recenti, si contano circa 670.000 residenti, ma almeno 700.000 biciclette in circolazione. In pratica, ogni persona ha almeno una bici, ma molti ne posseggono anche due.

  • Più bici che persone: un dato che sorprende e racconta una città costruita a misura di ciclista.
  • La scelta della bicicletta è favorita da piste ciclabili sicure e dalla mentalità collettiva.
  • Il trasporto pubblico e le auto convivono con la bici, sempre protagonista.
Città Biciclette per abitante
Copenaghen 1,05
Amsterdam 0,90
Berlino 0,75

Quanti chilometri pedalano i ciclisti a Copenaghen ogni giorno?

Qui arriva il numero che lascia davvero a bocca aperta: gli abitanti di Copenaghen pedalano tra 1,3 e 1,4 milioni di chilometri ogni giorno. Può sembrare incredibile, ma equivale a compiere oltre 30 giri del mondo in bici… ogni giorno!

Questa cifra non solo testimonia l’utilizzo quotidiano della bici, ma anche l’efficienza delle infrastrutture e dei servizi offerti dalla città. Così, andare a scuola o a lavoro spesso significa semplicemente salire in sella.

Cosa rende unica la cultura ciclistica di Copenaghen

A rendere possibile questo primato mondiale non sono solo le piste ciclabili (più di 400 km!), ma anche una serie di politiche e infrastrutture che semplificano la vita ai ciclisti. Un esempio simile italiano è quello della Bicipolitana di Pesaro, oltre 100 km di piste ciclabili dedicate alla mobilità sostenibile.

  • Piste ciclabili separate dalla carreggiata
  • Semafori intelligenti dedicati alle bici
  • Parcheggi e rastrelliere ovunque
  • Educazione stradale centrata sulla bicicletta

Il risultato? Una città pulita, ordinata, con meno traffico e un’aria più salubre. Inoltre la bici è vista come simbolo di libertà e benessere quotidiano.

In sintesi

  • A Copenaghen ci sono più biciclette che abitanti nel comune urbano.
  • Ogni giorno, i ciclisti percorrono 1,3-1,4 milioni di km, oltre 30 giri della Terra.
  • L’infrastruttura ciclabile è tra le migliori al mondo.
  • Questa cultura riduce traffico e inquinamento.
  • Copenaghen è il modello europeo per mobilità sostenibile.

Domande frequenti

È vero che a Copenaghen ci sono più biciclette che abitanti?

Sì, le biciclette superano il numero di abitanti del comune urbano: oltre 600.000 per circa 670.000 residenti.

Quanti chilometri pedalano i ciclisti ogni giorno?

Tra 1,3 e 1,4 milioni di chilometri ogni giorno, più di 30 giri del mondo.

Perché la bicicletta è così diffusa a Copenaghen?

Grazie a piste ciclabili, sicurezza, incentivi e una cultura che premia chi pedala. Anche altre città puntano su infrastrutture sostenibili, come il Parco del Mare di Rimini, il più grande lungomare green d’Europa.

Che vantaggi offre questa mobilità ai cittadini?

Meno traffico, meno inquinamento e maggiore benessere fisico e mentale.

Copenaghen ci insegna che investire nella bicicletta migliora la città e la vita delle persone. Forse è ora di prendere ispirazione e pedalare di più anche nella tua città!

Silvana Ascione, attenta osservatrice del quotidiano e narratrice dal sorriso pronto, ha la capacità rara di trasformare piccoli dettagli in grandi scoperte. Su Quel che non sapevi si dedica con passione e ironia a temi come tradizioni popolari, curiosità linguistiche e strane abitudini dal mondo, convinta che ciò che consideriamo ordinario possa rivelarsi straordinario, se solo guardato da un'altra prospettiva.
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