Pedocin di Trieste: Il muro che divide uomini e donne dal 1903

Alessio Barbieri
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Alessio Barbieri
Alessio Barbieri è un curioso di professione e instancabile esploratore di vicende insolite. Ama scavare negli angoli più nascosti di storia, scienza e cultura popolare, svelando...
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Nel 2024, può sembrare incredibile, ma esiste ancora un muro che divide uomini e donne in una spiaggia europea. Stiamo parlando del Pedocin, uno stabilimento balneare di Trieste dove il tempo sembra essersi fermato al 1903. Questa singolare separazione, oggi, suscita curiosità e riflessioni sulle tradizioni che sopravvivono nei tempi moderni.

Il Pedocin, noto anche come “Bagno Lanterna” per la vicinanza al faro, è l’ultimo esempio in Europa di spiaggia divisa da un muro bianco di circa tre metri d’altezza e lungo 74 metri. Da un lato si trovano gli uomini, dall’altro le donne e i bambini fino a 12 anni. Questa divisione non è solo simbolica: spogliatoi, docce e aree ricreative sono separate con cura, mantenendo vivi usi e costumi risalenti all’epoca austriaca.



Pedocin a Trieste: storia e caratteristiche

La storia del muro che divide uomini e donne al Pedocin inizia nel 1903, quando Trieste era ancora parte dell’Impero Austro-Ungarico. La separazione rispondeva allora a rigide norme di pudore e a differenze negli stili di vita tra sessi. Quella che poteva sembrare una stranezza oggi è invece un simbolo culturale di Trieste, tanto che nel 1943, con un referendum locale, la popolazione si è espressa all’unanimità per mantenere il muro intatto.

  • La spiaggia è aperta stagionalmente, da inizio giugno a metà settembre.
  • Il muro divide nettamente le aree per uomini e donne.
  • Gli ambienti comuni come spogliatoi e docce sono separati.
  • Il Pedocin rappresenta una tradizione cara ai triestini.

Perché il muro è mantenuto oggi: funzione e valori

Oggi il muro non ha più il significato originario legato al pudore, ma è visto come una scelta di libertà e rispetto delle diverse abitudini. Le donne spesso preferiscono la compagnia femminile per chiacchierare, mentre gli uomini cercano tranquillità o momenti di socialità tipici come giocare a carte. Il muro permette a ciascun gruppo di vivere la spiaggia secondo le proprie esigenze.

Inoltre, il muro rappresenta un elemento identitario che valorizza la storia di Trieste: non è solo una barriera fisica, ma un segno distintivo che contribuisce a mantenere viva una tradizione centenaria.

Il muro oggi: percezioni e turismo

Il Pedocin attira visitatori curiosi da tutto il mondo. Per molti stranieri, la divisione per sessi appare insolita e sorprendente, una vera finestra sulla storia sociale europea. I triestini invece mostrano affetto e orgoglio verso questa tradizione che resiste al tempo.

Aspetti Descrizione
Altezza muro 3 metri
Lunghezza muro 74 metri
Separazione Uomini / Donne e bambini fino a 12 anni
Periodo di apertura 1 giugno – 15 settembre
Data di inaugurazione 1903

In sintesi

  • Il Pedocin è l’ultima spiaggia europea con un muro che divide uomini e donne.
  • Questa tradizione nasce dall’era austriaca e si mantiene viva da oltre un secolo.
  • Il muro oggi simboleggia libertà, rispetto e identità culturale locale.
  • Il sito attira visitatori per la sua unicità e valore storico.
  • Trieste preserva con orgoglio questo raro esempio di divisione sociale.

Domande frequenti

Qual è l’origine del nome “Pedocin”?

Il nome potrebbe derivare dalle cozze locali chiamate “pedoci” o dal fatto che i marinai usassero la spiaggia per liberarsi dei pidocchi.

Perché il muro è stato mantenuto intatto per così tanto tempo?

Per rispetto della tradizione e per la volontà popolare, sancita da un referendum unanime nel 1943.

Ci sono altre spiagge in Italia con divisioni simili?

No, il Pedocin è l’unico esempio in Italia e uno degli ultimi in Europa a mantenere questa separazione.

Come reagiscono i visitatori stranieri alla divisione per sessi?

Molti la trovano sorprendente e interessante, come un pezzo vivente di storia sociale.

Esistono altre tradizioni simili in altre città italiane?

Alcune città hanno tradizioni di separazione in luoghi pubblici, ma nessuna così rigida o visibile come il Pedocin.

La storia del muro che divide uomini e donne al Pedocin ti invita a riflettere su come le tradizioni possano resistere al cambiamento e continuare a definire l’identità di una comunità. Un viaggio a Trieste non è completo senza una visita a questo luogo unico, dove passato e presente si incontrano in modo sorprendente.

Alessio Barbieri è un curioso di professione e instancabile esploratore di vicende insolite. Ama scavare negli angoli più nascosti di storia, scienza e cultura popolare, svelando quelle chicche sorprendenti che non sapevi di voler conoscere. Con ironia e passione, accompagna i lettori di Quel che non sapevi in un viaggio sempre nuovo alla scoperta del lato più affascinante e inatteso della conoscenza.
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