Parco Nazionale del Circeo: la rara foresta mediterranea di Latina

Silvana Ascione
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Silvana Ascione
Silvana Ascione, attenta osservatrice del quotidiano e narratrice dal sorriso pronto, ha la capacità rara di trasformare piccoli dettagli in grandi scoperte. Su Quel che non...
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Sapevi che la foresta planiziale mediterranea del Parco Nazionale del Circeo rappresenta uno degli ultimi esempi di questo raro ecosistema in Europa? Questo luogo straordinario, vicino a Latina, offre uno sguardo su un ambiente quasi scomparso, ricco di storia, biodiversità e paesaggi unici.

Immagina di camminare tra alberi centenari e stagni misteriosi: ti trovi in uno degli “angoli più affascinanti e selvaggi d’Europa”, così lo definiva Goethe. Scopriamo insieme perché la Selva di Circe è così speciale.



Cos’è una foresta planiziale mediterranea

La foresta planiziale mediterranea si sviluppa sulle pianure costiere e un tempo si estendeva per molte decine di migliaia di ettari nel Lazio. Il suo suolo è spesso umido o temporaneamente allagato, creando un ambiente perfetto sia per piante che per animali particolari. Per approfondire la storia di questi ecosistemi, puoi scoprire anche la pineta di Grosseto: storia e primato della foresta planiziale.

  • Sviluppata in pianure costiere
  • Suoli ricchi di acqua o temporaneamente allagati
  • Composizione vegetale variegata

Oggi ne restano pochissimi esempi, ed è per questo che la Selva di Circe è così preziosa.

Un tesoro unico in Europa: la Selva di Circe

La Selva di Circe, all’interno del Parco Nazionale del Circeo, copre circa 3.300 ettari ed è il più vasto relitto dell’antica foresta pontina. Dopo le bonifiche del ‘900, si è salvata grazie alla creazione del Parco nel 1934.

CaratteristicaSelva di Circe
TipoForesta planiziale mediterranea
Estensione3.300 ettari circa
Specie dominantiCerro, leccio, frassino, sughera
FaunaCapriolo, volpe, tasso, istrice, avifauna
Habitat tutelatiStagni temporanei mediterranei

È considerata un caposaldo europeo per la conservazione di habitat rari, riconosciuto anche dalla Comunità Europea.

La biodiversità protetta del Circeo

Qui troverai biodiversità davvero sorprendente: tra querce secolari e stagni effimeri vivono numerose specie rare di animali e piante. Se ti appassiona questo tema, puoi leggere di un’altra eccellenza mediterranea: Torre Guaceto: Blue Park Silver, eccellenza di biodiversità nel Mediterraneo.

  • Capriolo (tornato spontaneamente)
  • Volpe, tasso, istrice
  • Ricca avifauna: rapaci, uccelli canori, aironi
  • Anfibi legati agli stagni temporanei

Le zone umide, dette “piscine”, sono cruciali per la sopravvivenza di molte specie e sono tutelate dalla Direttiva Habitat UE. Visitare la Selva di Circe significa vedere dal vivo l’evoluzione di un ambiente considerato ormai rarissimo in tutta Europa.

In sintesi

  • La foresta planiziale mediterranea è oggi una vera rarità in Europa.
  • La Selva di Circe conserva un ecosistema unico, ricco di biodiversità.
  • Al suo interno vivono specie animali e vegetali protette.
  • Il Parco Nazionale del Circeo tutela habitat riconosciuti a livello europeo.
  • Visitare questo luogo significa riscoprire un pezzo di natura quasi perduto.

Domande frequenti

Quali sono gli animali più rari nella foresta del Circeo?

Capriolo, istrice, tasso, volpi e numerosi uccelli rari vivono nella Selva di Circe. Se sei curioso di conoscere altre specie rare e misteriose che popolano il nostro pianeta, scopri di più nella nostra guida dedicata.

Come si è mantenuta la foresta planiziale mediterranea del Circeo?

È sopravvissuta alle bonifiche grazie all’istituzione del parco nel 1934.

Cosa rende unica la biodiversità del Circeo?

Presenza di specie rare e habitat umidi protetti a livello europeo.

Ora che conosci la storia e i segreti della Selva di Circe, forse ti verrà voglia di scoprire di persona questa foresta straordinaria. Un’esperienza immersiva nella biodiversità che pochi altri luoghi sanno regalare!

Silvana Ascione, attenta osservatrice del quotidiano e narratrice dal sorriso pronto, ha la capacità rara di trasformare piccoli dettagli in grandi scoperte. Su Quel che non sapevi si dedica con passione e ironia a temi come tradizioni popolari, curiosità linguistiche e strane abitudini dal mondo, convinta che ciò che consideriamo ordinario possa rivelarsi straordinario, se solo guardato da un'altra prospettiva.
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