Pane di Altamura DOP: storia, ingredienti e segreti della sua unicità

Rita Guida
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Rita Guida
Rita è una cercatrice di tracce nascoste e dettagli sfuggiti ai più, scrive di storia, curiosità culturali e stranezze del mondo contemporaneo con un mix irresistibile...
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Hai mai sentito parlare del Pane di Altamura DOP? Questo celebre pane pugliese è nato tra storia, tradizione e scienza dei sapori. Ma sai perché è così speciale, tanto da essere stato il primo pane europeo ad aver ottenuto la prestigiosa certificazione DOP nel 2003?

Se sei curioso di scoprire come la semplicità di ingredienti locali possa portare a un prodotto unico, capace di durare settimane senza perdere bontà, sei nel posto giusto!



Origini e unicità del Pane di Altamura DOP

Il Pane di Altamura DOP rappresenta una vera eccellenza italiana: nasce nei comuni pugliesi di Altamura, Gravina in Puglia, Poggiorsini, Spinazzola e Minervino Murge. Se vuoi scoprire altre curiosità e ricchezze della Puglia, questa terra offre molto di più oltre al pane!

Nel 2003 è diventato il primo pane europeo a ricevere il marchio DOP, entrando a pieno titolo tra i prodotti alimentari più tutelati d’Europa. Questa denominazione protegge non solo la ricetta, ma anche la filiera e i grani coltivati unicamente nel suo territorio. Come accade anche per prodotti di eccellenza quali l’aceto balsamico tradizionale DOP, il riconoscimento garantisce qualità e tipicità.

I pastori pugliesi, nei lunghi periodi di transumanza, portavano con sé questo pane proprio per la sua capacità di resistere fresco anche per nove giorni: una vera “pagnotta da viaggio”.

Caratteristica Dettaglio
Primo pane DOP in Europa 2003 (non unico, ma pioniere)
Comuni di produzione Altamura, Gravina, Poggiorsini, Spinazzola, Minervino Murge
Uso storico Ideale per la transumanza dei pastori

Come si produce il vero Pane di Altamura

L’autenticità del pane DOP di Altamura deriva da pochi ingredienti: semola rimacinata di grano duro locale, lievito madre, acqua, sale. La lavorazione prevede tecniche ben precise, tramandate da generazioni:

  • Impastamento a mano o con macchine dedicate
  • Lievitazione naturale (anche 4-5 ore)
  • Formatura e modellatura tipica (come la tipica forma “puccia”)
  • Cottura in forno a legna

Questi passaggi, arricchiti dalla selezione di grani pugliesi, donano al pane la sua famosa crosta spessa e la mollica compatta, leggermente gialla.

Perché il Pane di Altamura dura così a lungo?

Uno dei motivi principali per cui il Pane di Altamura è diventato leggenda è la sua capacità di mantenersi fragrante più di una settimana. Il segreto?

  • La crosta spessa, che protegge la mollica dall’umidità
  • L’uso di semola di alta qualità
  • Lievitazione naturale con lievito madre
  • Cottura prolungata in forno a legna

Questo mix di fattori era fondamentale per i pastori, che in passato non avevano modo di conservare il pane se non affinandone la ricetta. Ancora oggi, puoi assaporare un pezzo di storia addentando una fetta di questo pane, gustando la tradizione centenaria pugliese in ogni morso.

In sintesi

  • Il Pane di Altamura è stato il primo pane europeo DOP.
  • Viene prodotto in cinque comuni pugliesi.
  • La ricetta si basa su ingredienti locali selezionati e lavorazione tradizionale.
  • Grazie alla crosta spessa, può durare fino a 9 giorni.
  • Era la scelta perfetta per i pastori in transumanza.

Domande frequenti

In quali comuni si produce il Pane di Altamura DOP?

Nei territori di Altamura, Gravina in Puglia, Poggiorsini, Spinazzola e Minervino Murge.

Quali ingredienti vengono utilizzati?

Solo semola rimacinata di grano duro pugliese, lievito madre, acqua e sale.

Come si conserva il Pane di Altamura per mantenerlo fresco?

In un luogo fresco e asciutto, avvolto in tela o carta, lontano dall’umidità.

Scoprire il Pane di Altamura DOP significa lasciarsi affascinare da una storia di qualità, cultura e innovazione che ancora oggi tiene viva l’identità di un territorio. Prova ad assaggiarlo: forse ti accorgerai che, a volte, il vero sapore del tempo passato è ancora il più sorprendente.

Rita è una cercatrice di tracce nascoste e dettagli sfuggiti ai più, scrive di storia, curiosità culturali e stranezze del mondo contemporaneo con un mix irresistibile di ironia e rigore. Su Quel che non sapevi propone articoli che sorprendono e incuriosiscono, decisa a sfatare luoghi comuni e stimolare la voglia di approfondire, perché alla fine, dice lei, ciò che impariamo per caso è spesso quello che ci resta più impresso.
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