Gli olivastri millenari di Santa Maria Navarrese: storia e realtà

Alessio Barbieri
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Alessio Barbieri
Alessio Barbieri è un curioso di professione e instancabile esploratore di vicende insolite. Ama scavare negli angoli più nascosti di storia, scienza e cultura popolare, svelando...
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Hai mai sentito parlare degli olivastri millenari di Santa Maria Navarrese? Sono molto più di semplici alberi: rappresentano una pagina vivente della storia della Sardegna. Esistono davvero alberi capaci di attraversare i secoli, conservando intatta la loro maestosità?

Oggi ti accompagno alla scoperta di questi giganti verdi, testimoni silenziosi e affascinanti di un passato che sembra senza fine. Preparati a stupirti davanti a uno dei monumenti naturali più incredibili dell’Ogliastra. E se ti incuriosisce il destino e la storia di altri alberi secolari d’Italia, scopri ad esempio S’Ozzastru a Luras, l’olivo più antico d’Italia, con i suoi 4000 anni di storia!



L’olivastro secolare: dati record dal cuore della Sardegna

L’olivastro più celebre di Santa Maria Navarrese non è solo uno degli alberi più antichi della regione. È anche imponente nelle dimensioni e nello spirito! Di seguito alcuni dati che ne raccontano la straordinarietà:

CaratteristicaValore
Età stimata1000–2000 anni
AltezzaCirca 10 metri
Circonferenza tronco8,40 metri
StatusMonumento Naturale (dal 1994)
LocalizzazioneAccanto alla chiesa di Santa Maria Navarrese
  • Tronco parzialmente cavo, segno di resilienza antica
  • Ha superato incendi e siccità storici
  • Stato vegetativo ancora sorprendentemente buono

Testimone vivente: storie, leggende e memoria locale

Pensa: quando nel 1052 venne costruita la chiesa di Santa Maria Navarrese, l’olivastro era già lì, radicato e possente. La leggenda narra che Isabella di Navarra, una principessa spagnola, abbia voluto edificare qui la chiesa grazie anche alla suggestione di questo albero millenario. L’olivastro è custode di *memorie storiche*, dai racconti popolari alle testimonianze di passaggio delle generazioni. Addirittura, alcuni lo chiamano “il nonno degli olivastri”, simbolo di resistenza e continuità.

Si crede che il tronco cavo abbia ospitato persone in cerca di rifugio, e che molte generazioni abbiano trovato riparo sotto la sua imponente chioma. È raro incrociare, in Italia e in Europa, un albero così antico e ancora in piena salute. Un paragone affascinante può essere fatto con “Italus”, il pino più antico d’Europa che vive nel Parco del Pollino, testimone anch’esso di millenni di storia naturale.

Un unicum italiano ed europeo: perché questi olivastri sono un tesoro

Gli olivastri millenari di Santa Maria Navarrese non hanno eguali: la loro concentrazione in una piccola area, la vicinanza al mare e la storia che li avvolge li rendono un caso unico. In Europa esistono altri alberi longevissimi, ma pochi possono vantare il legame così stretto tra natura e cultura locale. Sono, ufficialmente, “Monumenti Naturali” riconosciuti dalla Regione Sardegna, e attirano studiosi e curiosi da tutto il mondo.

La loro presenza contribuisce a valorizzare l’Ogliastra fra le terre più affascinanti per biodiversità e paesaggi. Visitare questi olivastri è un’esperienza che ti mette in contatto diretto con la storia e il patrimonio naturale della Sardegna. Vuoi sapere di più sulla ricchezza naturalistica dell’isola? Dai uno sguardo alla biodiversità in Sardegna e scopri perché è una delle regioni più straordinarie dal punto di vista ambientale.

In sintesi

  • Gli olivastri millenari di Santa Maria Navarrese sono tra i più antichi d’Italia ed Europa.
  • L’esemplare più noto ha una circonferenza di 8,40 metri e fino a 2000 anni d’età.
  • Sono riconosciuti come Monumenti Naturali dal 1994.
  • L’albero è simbolo di memoria storica e identità locale.
  • Un patrimonio unico da scoprire nel cuore dell’Ogliastra.

Domande frequenti

Dove si trovano gli olivastri millenari di Santa Maria Navarrese?

Si trovano accanto alla chiesa omonima, nel paese di Santa Maria Navarrese, frazione di Baunei (OG).

Qual è l’età stimata dell’olivastro più celebre?

La stima varia tra i 1000 e i 2000 anni, secondo diversi esperti e rilevamenti botanici.

Come si è conservato l’olivastro nel tempo?

La posizione e l’attenzione locale, oltre al clima favorevole, hanno favorito la sua lunga sopravvivenza.

Esistono altri olivastri millenari in Sardegna?

Sì, ma questa concentrazione e antichità sono uniche. Altri esemplari notevoli si trovano nell’isola.

Perché visitare questi monumenti naturali?

Per ammirare un eccezionale intreccio di natura, storia e cultura: un’esperienza che ispira rispetto e meraviglia.

Ora che conosci la storia degli olivastri millenari di Santa Maria Navarrese, forse guarderai ogni albero con occhi diversi. Questi giganti ti aspettano: sentirne la presenza è un viaggio nella memoria della Sardegna. Non lasciartelo sfuggire!

Alessio Barbieri è un curioso di professione e instancabile esploratore di vicende insolite. Ama scavare negli angoli più nascosti di storia, scienza e cultura popolare, svelando quelle chicche sorprendenti che non sapevi di voler conoscere. Con ironia e passione, accompagna i lettori di Quel che non sapevi in un viaggio sempre nuovo alla scoperta del lato più affascinante e inatteso della conoscenza.
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