Metal e Miti Sfatati: Cosa Rivela la Scienza sugli Effetti della Musica

Alessio Barbieri
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Alessio Barbieri
Alessio Barbieri è un curioso di professione e instancabile esploratore di vicende insolite. Ama scavare negli angoli più nascosti di storia, scienza e cultura popolare, svelando...
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Hai mai sentito la curiosa affermazione che “la musica metal trasforma i topi in killer”? Suona come un titolo sensazionalistico perfetto per attirare l’attenzione, ma cosa c’è di vero? Questa è una di quelle leggende metropolitane che meritano di essere esplorate con uno sguardo più attento alla scienza.

La verità è sorprendente e va in una direzione completamente opposta a quanto suggerito. Numerosi studi scientifici non solo smentiscono questa idea, ma rivelano che la musica metal potrebbe avere effetti sorprendentemente positivi – sia sugli umani che sugli animali.

La scienza contro i pregiudizi: cosa dicono davvero gli studi

Contrariamente alla credenza popolare, la ricerca scientifica ha dimostrato che l’ascolto di musica metal offre numerosi benefici:

  • Riduce significativamente lo stress e abbassa i livelli di cortisolo nel corpo
  • Fornisce un canale sicuro per elaborare la rabbia in modo costruttivo
  • Migliora la concentrazione e il pensiero logico
  • Potenzia le emozioni positive (in uno studio, il 100% dei partecipanti ha riportato questo effetto)

La Dott.ssa Sharman, ricercatrice in questo campo, ha concluso nei suoi studi: “Abbiamo trovato che la musica metal regola la rabbia e la tristezza e potenzia le emozioni positive”. Non esattamente l’effetto che ci aspetteremmo per creare dei “killer”, vero?

Gli ascoltatori di metal: violenti o gentili?

Uno studio del 2018 della Macquarie University in Australia ha confermato un dato importante: non esiste alcuna correlazione tra l’ascolto di heavy metal e la sensibilizzazione alla violenza. Questa ricerca demolisce l’idea che la musica metal possa scatenare comportamenti aggressivi.

Ma c’è di più. Secondo uno studio del portale Very Well Mind, uno dei tratti caratteristici di chi ascolta heavy metal è la gentilezza. Sì, hai letto bene: gentilezza, non aggressività!

E i topi? Cosa dice la scienza sugli animali

Esiste effettivamente uno studio sui topi e sugli effetti dei suoni, ma non supporta minimamente l’idea che la musica metal li renda aggressivi. Questa ricerca si concentrava invece sugli effetti analgesici di certi suoni – in pratica, studiava come alcuni suoni potessero ridurre la percezione del dolore nei topi.

Nessuno studio credibile ha mai dimostrato che i roditori sviluppino comportamenti violenti o “killer” dopo l’esposizione alla musica metal.

Le radici storiche dei pregiudizi sulla musica metal

Ma da dove vengono questi pregiudizi? La storia ci offre alcune spiegazioni:

  • Nel Medioevo, il termine “diabulus in musica” (diavolo nella musica) veniva usato per riferirsi al tritono, un intervallo musicale dissonante che è alla base di molte composizioni metal
  • Negli anni ’80 e ’90, organizzazioni come la Parent-Teacher Association of America lanciarono vere e proprie campagne contro il rock e l’heavy metal
  • Episodi isolati ma eclatanti, come quando Ozzy Osbourne morse un pipistrello durante un concerto, hanno contribuito a creare un’immagine distorta

Questi elementi storici e culturali, più che evidenze scientifiche, hanno alimentato pregiudizi duri a morire.

La musica metal come terapia

La ricerca più recente suggerisce che ascoltare metal potrebbe essere addirittura terapeutico. I fan di questo genere spesso lo ascoltano proprio quando sono arrabbiati, non per amplificare quell’emozione in modo distruttivo, ma per abbinarla e trasformarla in qualcosa di positivo.

Questo meccanismo di “matching” emotivo aiuta a sentirsi compresi, a elaborare le emozioni negative e a convertirle in energia creativa e costruttiva. Un processo ben lontano dal trasformare chiunque – umani o topi – in “killer”.

Conclusione: quando la scienza sfata i miti

La prossima volta che sentirai affermazioni sensazionalistiche su come la musica metal “trasformi i topi in killer”, ricorda che la scienza racconta una storia completamente diversa. Non solo questa musica non rende aggressivi, ma potrebbe offrire benefici significativi per il benessere emotivo.

Forse è il momento di mettere da parte i pregiudizi e di chiederci: non è curioso come alcuni dei generi musicali più intensi possano essere anche i più catartici e benefici per la nostra salute mentale?

Alessio Barbieri è un curioso di professione e instancabile esploratore di vicende insolite. Ama scavare negli angoli più nascosti di storia, scienza e cultura popolare, svelando quelle chicche sorprendenti che non sapevi di voler conoscere. Con ironia e passione, accompagna i lettori di Quel che non sapevi in un viaggio sempre nuovo alla scoperta del lato più affascinante e inatteso della conoscenza.
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