Scopri le mura greche di Vibo Valentia, tesoro storico d’Italia

Alessio Barbieri
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Alessio Barbieri
Alessio Barbieri è un curioso di professione e instancabile esploratore di vicende insolite. Ama scavare negli angoli più nascosti di storia, scienza e cultura popolare, svelando...
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Hai mai sentito parlare delle mura greche di Vibo Valentia? Questi resti antichissimi sono tra i pochi monumenti ancora visibili in Italia a testimoniare l’importanza della Magna Grecia. Vibo Valentia, infatti, sorge sull’antica città di Hipponion, la cui grandezza passa proprio attraverso queste imponenti fortificazioni. Inoltre, uno dei reperti più suggestivi rinvenuti a Vibo Valentia è la Lamina Orfica, uno dei più antichi testi religiosi d’Italia, che arricchisce il contesto storico della città.

Scopriamo insieme la storia, l’importanza archeologica e le sfide per la conservazione di queste mura, veri testimoni di un passato glorioso e spesso dimenticato.



Storia e fasi costruttive delle mura greche di Vibo Valentia

Le mura di Vibo Valentia furono costruite originariamente tra il VI e III secolo a.C. dalla polis di Hipponion, fondata dai Greci magnogreci. La cinta muraria, lunga circa 7 km, era realizzata con tecniche ciclopiche, usando grandi blocchi di pietra che raggiungono anche i 4 metri d’altezza.

Le costruzioni si susseguirono in almeno sei fasi diverse, che riflettono le esigenze difensive e i cambiamenti storici della città. Dopo la distruzione di Hipponion nel 442 a.C., le mura furono comunque mantenute e riorganizzate anche durante l’epoca romana.

Importanza archeologica e culturale

Le mura rappresentano un patrimonio storico di grande valore. Sono paragonabili per importanza a monumenti greci celebri come i templi di Agrigento, la cui cinta muraria greca è tra le più lunghe e imponenti dell’antichità. Questi resti mostrano chiaramente l’organizzazione della polis di Hipponion e il suo sviluppo nel corso dei secoli.

Oltre alle mura, Vibo Valentia conserva altre strutture archeologiche come il Castello Normanno-Svevo, costruito sull’antica acropoli, e il Museo Archeologico Statale “Vito Capialbi”, che espone numerosi reperti della civiltà magnogreca.

Stato attuale e tutela delle mura greche di Vibo Valentia

I resti delle mura si trovano principalmente nell’area archeologica di Trappeto Vecchio e distretti limitrofi. Negli ultimi anni, sono stati effettuati vari scavi e lavori di valorizzazione, ma permangono ancora rischi legati a lavori stradali che potrebbero danneggiare alcune parti.

Per questo esistono comitati civici attivi nella tutela e nella promozione della conservazione di queste vestigia, fondamentali per preservare la memoria storica della Calabria. A tal proposito, le tecniche di conservazione delle mura ciclopiche possono richiamare esempi di restauro e tutela come quelli delle mura ciclopiche di Alatri, un altro straordinario esempio di fortificazione antica in Italia.

Tabella riassuntiva delle fasi costruttive

FasePeriodoCaratteristiche
1VI secolo a.C.Costruzione originaria delle mura ciclopiche
2V secolo a.C.Rafforzamento delle fortificazioni
3442 a.C.Distruzione parziale da Dionisio II
4Epoca romanaRiorganizzazione e modifiche delle mura
5Età medievaleUtilizzo limitato e adattamento difensivo
6Periodi moderniScavi e interventi di valorizzazione

In sintesi

  • Le mura greche di Vibo Valentia sono una delle poche testimonianze visibili della Magna Grecia in Italia.
  • Furono costruite tra il VI e III secolo a.C. in più fasi con tecniche ciclopiche.
  • Testimoniano la storia della città di Hipponion e la sua evoluzione fino all’epoca romana.
  • Oltre alle mura, la città conserva altri importanti siti archeologici come il Castello Normanno-Svevo e il museo locale.
  • La conservazione delle mura è fondamentale e ancora oggi oggetto di attenzione e dibattito.

Domande frequenti

Quali sono le principali fasi costruttive delle mura greche di Vibo Valentia?

Furono costruite in diverse fasi tra il VI e III secolo a.C., adattandosi ai cambiamenti storici e militari della città.

Come è stata identificata Vibo Valentia con l’antica città greca di Hipponion?

Attraverso studi archeologici e fonti storiche che collegano i resti e la posizione geografica della città.

Quali sono le altre strutture archeologiche presenti a Vibo Valentia?

Oltre alle mura, ci sono il Castello Normanno-Svevo e il Museo Archeologico Statale “Vito Capialbi” con importanti reperti.

Come sono state utilizzate le mura dopo la distruzione di Hipponion?

Nonostante la distruzione, la città fu abitata e le mura furono mantenute e modificate in epoca romana.

Quali sono le principali sfide per la conservazione delle mura greche di Vibo Valentia?

I lavori stradali minacciano alcune parti e serve un impegno civico per garantirne la tutela permanente.

Riflettere su queste mura ti aiuterà a comprendere meglio il valore del nostro patrimonio storico. Ti invito a visitare Vibo Valentia e a sostenere la conservazione di questi straordinari resti greci, custodi di una storia unica.

Alessio Barbieri è un curioso di professione e instancabile esploratore di vicende insolite. Ama scavare negli angoli più nascosti di storia, scienza e cultura popolare, svelando quelle chicche sorprendenti che non sapevi di voler conoscere. Con ironia e passione, accompagna i lettori di Quel che non sapevi in un viaggio sempre nuovo alla scoperta del lato più affascinante e inatteso della conoscenza.
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