Lo sapevi che sotto le affascinanti strade di Matera, una delle città più antiche del mondo, si nasconde un capolavoro d’ingegno quasi invisibile? Non parliamo solo dei celebri Sassi, ma di un vero e proprio “mondo sotterraneo” fatto di cisterne e canali, scolpiti nella roccia come cattedrali d’acqua. Ebbene sì: Matera è molto più che bellezza storica, è anche una lezione sorprendente di sostenibilità ambientale ante-litteram.
Hai mai pensato a quanto sia difficile vivere senza acqua corrente? Gli abitanti di Matera lo sapevano bene già secoli fa. Ecco perché hanno creato un sistema idrico tra i più avanzati dell’epoca, tanto da contribuire all’inserimento della città nel Patrimonio dell’Umanità UNESCO nel 1993.
Matera: capolavoro del vivere sostenibile (ben prima che diventasse di moda)
Immagina di dover raccogliere e gestire tutta l’acqua piovana disponibile per sopravvivere in una città scavata nella roccia. A Matera non si sono limitati a raccogliere qualche secchio, ma hanno scavato nel tufo una rete intricata e ingegnosa di canalette, vasche e cisterne.
- Le canalette, ricavate direttamente nella pietra, convogliavano l’acqua dei tetti e dei versanti delle case verso grandi vasche di decantazione. Vuoi scoprire come funzionavano le vasche di decantazione negli acquedotti romani e l’ingegneria che le ha ispirate?
- Le vasche di decantazione permettevano di “pulire” l’acqua piovana, facendo depositare le impurità prima che essa raggiungesse le cisterne sotterranee.
- Le cisterne più grandi, dette palombari, arrivavano a contenere fino a 1,5 milioni di litri d’acqua!
Questa ingegnosità non solo garantiva la sopravvivenza, ma anche la crescita di una comunità in un ambiente difficile dove l’acqua era oro puro.
Quante cisterne nasconde Matera e cosa le rende speciali?
Si stima che il sottosuolo della città conti almeno 1500 cisterne. Sono numeri impressionanti! Se pensi che molte di queste oggi ospitano gallerie d’arte, hotel, piscine e musei, puoi immaginare l’impatto che la loro esistenza ha avuto (e continua ad avere) sulla vitalità della città.
Ciò che colpisce, tuttavia, non è solo la quantità, ma la genialità del sistema:
- Le cisterne erano spesso comunicanti tra loro: se una si riempiva, l’acqua in eccesso passava nella successiva.
- Non si buttava via niente: ogni goccia veniva convogliata, raccolta, filtrata e conservata.
Mentre molte città hanno sviluppato soluzioni simili nel corso dei secoli, a Matera tutto il paesaggio urbano, dall’architettura alle strade, sembra modellato attorno a questa lotta secolare per l’acqua. Se ti incuriosiscono gli altri mondi sotterranei e città misteriose nascoste sotto i nostri piedi, questa è una lettura affascinante.
Il mito degli 8000 anni e la vera età del sistema
La storia e le leggende si intrecciano spesso, e su Matera non mancano i miti. Alcuni parlano di sistemi idrici in funzione da 8000 anni: è davvero così? Le fonti suggeriscono di no. Certo, il sistema è antico. Le sue radici si perdono nei secoli, forse nei millenni, ma non esistono prove concrete che risalgano a un’epoca così remota.
Molte delle grandi cisterne visibili oggi furono realizzate tra la fine del ‘700 e l’Ottocento, come quella enorme profonda oltre 15 metri. Senza dubbio però, l’ingegno e la capacità di adattarsi dei materani sono rimasti fedeli a una tradizione di autosufficienza e rispetto per le risorse naturali.
Cosa insegna il “miracolo idrico” di Matera?
Matera racconta una storia affascinante: quella di una città plasmata dall’intelligenza dei suoi abitanti, dalla necessità di innovare e dal rispetto per le risorse. In un’epoca in cui si parla tanto di sostenibilità, i Sassi ci ricordano che le soluzioni migliori spesso si trovano osservando (e imparando da) chi ci ha preceduto.
Il sistema di raccolta delle acque di Matera resta un esempio incredibile di sostenibilità e ingegnosità tuttora riconosciuto a livello mondiale. Ogni volta che attraversi i vicoli della città, ricordati che sotto i tuoi piedi scorre una storia di resilienza sorprendente. Se vuoi esplorare altre curiosità e segreti nascosti della Basilicata, qui trovi ispirazione per un viaggio autentico e sorprendente.
- Se vuoi scoprire di più su Matera e sulle sue cisterne, non perderti una visita guidata nel sottosuolo!
- Pensi che sistemi così ingegnosi possano ancora insegnare qualcosa agli urbanisti moderni?
Mi viene da ridere a pensare che oggi con tutti i nostri computer e cemento super caro, non riusciamo a fare opere che durano come quelle di Matera. Quanta testa avevano quei vecchi! Io vorrei vedere un ingegnere moderno scavare una cisterna così. Mi è venuta voglia di vedere tutto dal vivo, grazie per farmi venire questi pensieri.
Oh ma Vitruvio ste cose se le sognava, questi di Matera erano avanti forte pure senza laurea eh!
Questa roba sotto Matera mi fa pensare a quanto erano furbi ‘sti antenati nostri. Facevano le cose che ancora oggi durano, come il cemento romano che regge più delle case moderne. E noi adesso sprechiamo pure l’acqua dal rubinetto! Ma perché non impariamo di nuovo da loro invece di costruire tutto che si rompe dopo cinque anni?
Ma guarda che roba, tutta questa acqua nascosta sotto Matera non l’avrei mai immaginato! Mi fa pensare che una volta la gente era davvero più sveglia di noi adesso.