Kilometro Rosso Bergamo: il parco dell’innovazione lungo l’A4

Gaetano Biondi
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Gaetano Biondi
Gaetano è un instancabile esploratore dell'insolito, con una passione per curiosità storiche, misteri quotidiani e aneddoti sorprendenti nascosti tra le pieghe della realtà. Con ironia e...
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Hai mai percorso l’A4 e notato il lungo kilometro rosso vicino a Bergamo? Dietro quel muro, apparentemente anonimo, si cela uno dei parchi scientifici e tecnologici più innovativi d’Italia. Qui, 70 aziende lavorano ogni giorno per costruire il futuro, spesso senza essere viste da chi passa sull’autostrada.

Il kilometro rosso non è soltanto un elemento architettonico sorprendente, ma anche un simbolo di innovazione e ricerca. Ti sei mai chiesto cosa succede dietro quel muro?



Cos’è il Kilometro Rosso?

Il Kilometro Rosso è un parco scientifico e tecnologico situato tra Bergamo e Dalmine, facilmente riconoscibile per il suo iconico muro di alluminio laccato rosso lungo 1 km. È il risultato della visione di Brembo S.p.A. e dell’archistar Jean Nouvel, che ha voluto dare forma a una barriera che unisce funzionalità e forte impatto visivo.

L’area, che copre oltre 400.000 metri quadrati, ospita aziende, laboratori di ricerca, start-up innovative e anche un lago artificiale. Qui coworking, eventi e laboratori rendono il Kilometro Rosso una vera “cittadella della scienza”. Il campus promuove collaborazioni tra imprese e università, diventando un motore per l’economia locale e nazionale.

Il muro rosso: architettura e funzioni

Il famoso muro rosso A4 non è solo una barriera antirumore per l’autostrada; è un vero e proprio simbolo architettonico, progettato dall’architetto Jean Nouvel. La scelta del colore e della forma è stata studiata per rendere unica la zona, trasformando un’infrastruttura in opera d’arte contemporanea.

I pannelli di alluminio che compongono il muro non proteggono soltanto il campus dai rumori, ma comunicano anche un forte messaggio di apertura verso la creatività e il futuro, una porta rossa verso l’innovazione.

Le aziende e l’innovazione nascosta

Dietro il muro rosso lavorano oltre 70 aziende attive nei settori più diversi, dalle tecnologie avanzate all’automotive, dalla ricerca medica all’energia sostenibile.

  • Ricerca e sviluppo: aziende e startup lavorano su brevetti e innovazioni.
  • Automotive: la stessa Brembo e tante altre realtà legate alla mobilità.
  • ICT e elettronica: sviluppo software, sensori, dispositivi smart.
  • Salute: laboratori biotecnologici e medici.
  • Energia: soluzioni per efficienza e rinnovabili.

L’atmosfera è quella di un campus universitario americano – creatività e competizione convivono per produrre le innovazioni di domani.

Dati chiaveValore
Lunghezza muro rosso1 km
Superficie totale400.000 m²
Aziende presentiCirca 70
Anno di fondazione2003
Architetto progettistaJean Nouvel

In sintesi

  • Il kilometro rosso è un simbolo di innovazione e ricerca in Italia.
  • Il muro rosso A4 è progettato da Jean Nouvel come barriera antirumore e opera d’arte.
  • Ospita 70 aziende che lavorano in settori ad alto tasso di tecnologia.
  • L’area è un punto di riferimento per startup e università.
  • Dietro una semplice barriera si nasconde un polo d’eccellenza europeo.

Domande frequenti

Che cos’è il Kilometro Rosso?

Il Kilometro Rosso è un parco scientifico-tecnologico a Bergamo dove oltre 70 aziende innovano ogni giorno.

Perché il muro è rosso e lungo un chilometro?

Il muro rosso, progettato da Jean Nouvel, serve come segno architettonico e barriera contro il rumore dell’autostrada.

Quali aziende sono presenti nel Kilometro Rosso?

Ci sono aziende come Brembo, start-up tecnologiche e realtà attive in ricerca, salute, automotive ed energia.

La prossima volta che attraversi l’A4, saprai che dietro quel muro rosso si lavora davvero al futuro. Se ti incuriosisce, approfondisci: dietro a ciò che sembra semplice si nascondono spesso storie straordinarie.

Gaetano è un instancabile esploratore dell'insolito, con una passione per curiosità storiche, misteri quotidiani e aneddoti sorprendenti nascosti tra le pieghe della realtà. Con ironia e precisione conduce i lettori attraverso storie dimenticate e fatti affascinanti, sempre alla ricerca di ciò che ancora non sappiamo, per regalare al pubblico di Quel che non sapevi una sana dose di stupore e meraviglia.
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