La Fontana di Sagalassos torna a vivere: ingegneria antica e restauro moderno

Alessio Barbieri
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Alessio Barbieri
Alessio Barbieri è un curioso di professione e instancabile esploratore di vicende insolite. Ama scavare negli angoli più nascosti di storia, scienza e cultura popolare, svelando...
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Immagina di trovarti davanti alla Fontana di Sagalassos, un’opera romana tornata a funzionare dopo secoli sotto tonnellate di terra e sassi. Non è una semplice rovina: oggi l’acqua sgorga come faceva 1800 anni fa. Ma come è stato possibile tutto questo?

Stai per scoprire un viaggio tra ingegneria antica, restauro moderno e la magia di una tecnologia che ha sconfitto il tempo. Preparati a guardare la storia con occhi nuovi!

Come funzionava la Fontana di Sagalassos nell’antichità

Nel cuore della città romana di Sagalassos, oggi in Turchia sud-occidentale, la fontana monumentale – detta anche ninfeo di Antonino – era simbolo di prosperità. Utilizzava un sistema idraulico all’avanguardia, basato su:

L’acqua scorreva pubblicamente, offrendo refrigerio, decoro e un punto d’incontro per tutti. Gli antichi romani curavano ogni dettaglio della gestione idrica, prevedendo circuiti separati per acque potabili e reflue (approfondisci il ruolo delle vasche di decantazione negli acquedotti romani). Un esempio di ingegneria idraulica romana camuffata da arte!

Dal restauro della fontana alla rinascita moderna

Dopo il grande terremoto del VI secolo e secoli di abbandono, la fontana fu quasi dimenticata. Oggi, grazie a un paziente restauro della fontana (tra il 1998 e il 2010), archeologi e ingegneri hanno riportato in vita questa meraviglia. Hanno usato il metodo della “anastilosi”: ogni pezzo originale recuperato è stato riposizionato dove si trovava in antico.

L’acqua è tornata a scorrere dove scorreva duemila anni fa. Le repliche delle statue completano l’effetto, ma gran parte della struttura e delle tubazioni sono autentiche.

Perché la fontana affascina ancora oggi: tra antico e moderno

La Fontana di Sagalassos emoziona chiunque la veda, dagli studiosi ai semplici viaggiatori. Ma cosa la rende così speciale ancora oggi?

Per aiutarti a capire meglio, guarda questa tabella di confronto:

Fontana di SagalassosIeri (circa 200 d.C.)Oggi (dopo il restauro)
Acqua correnteSì, grazie a acquedotto e vascheSì, tramite restauro dei canali originali
Decorazioni e statueStatue di dèi e imperatori, molte in marmoReplica delle statue, alcuni originali ricollocati
Utilizzo pubblicoPunto d’incontro e di ristoro per i cittadiniAttrazione turistica e luogo didattico-archeologico
Sistema idraulicoTubi in terracotta e vasche monumentaliRipristino dei tubi antichi, verifica con tecnologie moderne

In sintesi

  • La Fontana di Sagalassos funziona oggi come 1800 anni fa.
  • Restauro e ingegneria moderna si fondono con tecnologia romana originale.
  • Il sito mostra l’importanza di conservare e reimmaginare il patrimonio antico.
  • Un capolavoro di ingegneria idraulica romana ancora “vivo”.
  • Visitare Sagalassos significa vedere la storia in azione.

Domande frequenti

Come è stata ricostruita la Fontana di Sagalassos?

Gli archeologi hanno rimontato i pezzi originali seguendo foto, mappe e studi, integrando parti mancanti con materiali attuali.

La fontana oggi funziona davvero come in epoca romana?

Sì, l’acqua scorre tramite i canali restaurati seguendo il percorso originale.

Cosa rende unico il sistema idrico di Sagalassos?

Usava acquedotti isolati, tubi di terracotta e una gestione dell’acqua avanzata per l’epoca.

Ci sono altre fontane romane che oggi funzionano come all’origine?

Sono rarissime: la Fontana di Sagalassos è un esempio quasi unico al mondo.

Visitare la Fontana di Sagalassos è come salire su una macchina del tempo: ogni goccia d’acqua che vedi oggi è testimone di una storia lunga, fatta di crolli, rinascite e genialità umana. La prossima volta che ammirerai un’opera antica, chiediti cosa potrebbe ancora raccontarci se riuscissimo a “riaccenderla”. La storia non è mai così viva come quando scorre davanti ai tuoi occhi!

Alessio Barbieri è un curioso di professione e instancabile esploratore di vicende insolite. Ama scavare negli angoli più nascosti di storia, scienza e cultura popolare, svelando quelle chicche sorprendenti che non sapevi di voler conoscere. Con ironia e passione, accompagna i lettori di Quel che non sapevi in un viaggio sempre nuovo alla scoperta del lato più affascinante e inatteso della conoscenza.
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