Dujiangyan: il geniale sistema di irrigazione cinese senza diga

Matteo Rossi
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Matteo Rossi
Matteo è un esploratore instancabile di curiosità nascoste e storie dietro le quinte, ama svelare dettagli inattesi e verità sorprendenti. Appassionato di storia, scienza e fenomeni...
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Hai mai pensato che un’opera ingegneristica nata oltre 2200 anni fa potesse ancora influenzare la vita di milioni di persone oggi? Immagina di domare un grande fiume senza costruire alcuna diga principale, facendo scorrere l’acqua dove serve, proprio come facevano i saggi ingegneri cinesi nell’antichità.

Questa è la storia di Dujiangyan, uno dei più incredibili sistemi irriguo-idraulici della storia umana, ancora oggi attivo e perfettamente funzionante nella provincia del Sichuan, in Cina. Preparati a scoprire un capolavoro di ingegno, sostenibilità e resilienza, che risale addirittura al 256 a.C.!



Dujiangyan: molto più di una semplice opera idraulica

  • Nato dalla necessità: il fiume Min, potente e imprevedibile, un tempo causava disastri nelle pianure di Chengdu. Le inondazioni erano frequenti e mettevano in ginocchio la popolazione e l’agricoltura.
  • Un approccio rivoluzionario: invece di bloccare completamente il fiume con una diga, Li Bing e suo figlio inventarono un sistema di canalizzazioni e divisori. Questo ha permesso di gestire le acque in modo “intelligente”, senza soffocare la natura del fiume.
  • Sostenibilità ante litteram: già oltre due millenni fa, gli ingegneri pensavano a un equilibrio tra uomo e ambiente. Dujiangyan ha cambiato il destino della regione senza stravolgere il paesaggio e l’ecosistema. Anche nella costruzione dell’Acquedotto Carolino si ritrova quell’attenzione al territorio: un’opera idraulica capace di sostenere una vasta area senza compromettere le risorse naturali.

Come funziona il sistema (ed è ancora attuale!)

  • Divisori ingegnosi: l’opera non punta sulla forza, ma sull’astuzia. Strutture come lo “Yuzui” (bocca del pesce) dividono elegantemente il flusso, indirizzando una parte dell’acqua verso i campi e un’altra verso il corso naturale del fiume.
  • Niente diga principale: qui sta la vera sorpresa. Dujiangyan non si basa su uno sbarramento imponente, ma su una “danza” di canali, argini e sfioratori che deviavano e controllavano le acque senza interrompere la navigabilità o causare accumuli di limo. Concetti simili all’uso delle vasche di decantazione degli antichi acquedotti romani, che favorivano la gestione intelligente dell’acqua grazie a soluzioni tecnologiche pionieristiche.
  • Area immensa coinvolta: oggi come allora, ben 5300 km² ricevono irrigazione regolare grazie a questo sistema. Stiamo parlando dell’equivalente di una piccola regione italiana!

Un’eredità che attraversa i secoli

  • Unico al mondo: Dujiangyan è uno dei pochi sistemi idraulici antichi ancora in funzione dopo più di 2200 anni. Anche i moderni terremoti, come quello di Wenchuan nel 2008, non hanno fermato la sua efficacia.
  • Riconoscimento internazionale: non stupisce che dal 2000 sia stato inserito tra i Patrimoni dell’Umanità UNESCO. È simbolo tangibile del dialogo tra uomo e natura, e della capacità dell’ingegno umano di durare nel tempo quando rispetta ciò che lo circonda. L’Italia ha il privilegio di custodire un esempio altrettanto illustre: l’Orto Botanico di Padova, il più antico giardino universitario del mondo, anch’esso iscritto nella lista UNESCO.
  • Un modello di ingegneria sostenibile: oggi si parla spesso di progetti verdi e di coesistenza fra città e ambiente. Dujiangyan era già tutto questo, ben prima che nascessero le prime metropoli moderne!

Conclusione: cosa ci insegna Dujiangyan oggi?

Se pensi che la tecnologia davvero innovativa sia solo quella dei nostri giorni, Dujiangyan ti farà ricredere. A volte, le soluzioni più brillanti sono quelle che bilanciano tecnica, rispetto per la natura e una comprensione profonda dei bisogni delle persone.

Dujiangyan non è solo una lezione di storia, ma soprattutto un’ispirazione viva. Ci ricorda che l’ingegnosità senza arroganza, capace di leggere i segnali della natura, può risolvere problemi anche più grandi del tempo in cui viviamo.

Lo sapevi che una semplice deviazione pensata duemila anni fa continua a dare frutti ancora oggi? La prossima volta che parliamo di innovazione… pensaci!

  • Scopri di più: ti piacerebbe sapere come oggi verifichiamo la storicità di certe imprese? Vuoi capire come distinguere le fonti attendibili sulle grandi opere del passato? Continua a seguirci, ti guideremo alla scoperta della scienza dietro la curiosità!
Matteo è un esploratore instancabile di curiosità nascoste e storie dietro le quinte, ama svelare dettagli inattesi e verità sorprendenti. Appassionato di storia, scienza e fenomeni insoliti, su Quel che non sapevi guida i lettori in viaggi affascinanti tra fatti poco conosciuti e aneddoti incredibili: perché la realtà è molto più strana (e interessante!) di quanto immaginiamo.
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