Corno Grande: la prima storica scalata di Francesco De Marchi

Silvana Ascione
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Silvana Ascione
Silvana Ascione, attenta osservatrice del quotidiano e narratrice dal sorriso pronto, ha la capacità rara di trasformare piccoli dettagli in grandi scoperte. Su Quel che non...
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Lo sapevi che una delle prime “scalate” documentate in Italia risalirebbe addirittura al 1573? Sembra incredibile pensare che nel pieno Rinascimento qualcuno abbia deciso di raggiungere la vetta più alta degli Appennini, il mitico Corno Grande, molto prima della nascita dell’alpinismo moderno.

Ti sei mai chiesto quando e perché l’uomo ha iniziato a scalare le montagne solo per il gusto di farlo? Dietro ogni vetta conquistata spesso c’è una storia che parla di curiosità, ingegno e sfida. E quella del Corno Grande è una di queste: una leggenda che unisce passione per l’avventura e desiderio di conoscenza.

Corno Grande: il gigante degli Appennini

Con i suoi 2.912 metri, il Corno Grande svetta come una sentinella tra le nuvole d’Abruzzo. È la cima più alta del massiccio del Gran Sasso e, di fatto, dell’intera catena appenninica continentale. Una montagna che, per secoli, ha affascinato esploratori, naturalisti e semplici appassionati.

  • Dominio paesaggistico: panorama mozzafiato che abbraccia dal mare Adriatico ai confini appenninici più lontani.
  • Interesse scientifico: qui si trovano i ghiacciai più a sud d’Europa, inclusi il noto Calderone.
  • Simbolo culturale: da sempre ispirazione per poeti, viaggiatori e gente del luogo.

Il “pioniere” Francesco De Marchi: mito e realtà

Nel 1573, secondo diverse fonti divulgative, Francesco De Marchi, ingegnere militare e poliedrico uomo del Rinascimento, avrebbe scalato il Corno Grande a ben 69 anni, affiancato da alcuni compagni e guide locali. Un’impresa raccontata come una delle prime testimonianze di alpinismo moderno: nessuna necessità pratica o religiosa, solo voglia di esplorazione scientifica e osservazione diretta.

  • De Marchi lascia una relazione dettagliata della salita, diventata documento prezioso per studiosi e appassionati.
  • L’ascesa è spesso descritta come anticipatrice dello spirito degli alpinisti ottocenteschi.
  • Ciò che sorprende è l’epoca: XVI secolo! Decenni, se non secoli, prima delle cosiddette “prime salite” sulle Alpi.

Ma attenzione: nonostante questa storia sia riportata in vari siti divulgativi e locali, i riscontri accademici e storici ufficiali su questa impresa sono estremamente scarsi o addirittura assenti. Documenti storici e pubblicazioni scientifiche considerano la “prima” salita del Corno Grande in tempi molto più recenti.

Quello che (forse) non ti aspetti: la leggenda incontra lo studio

Quante altre storie simili si nascondono tra le montagne d’Italia? La storia del Corno Grande e di Francesco De Marchi, pur non avendo conferme accademiche solide, resta un esempio affascinante di come passione, immaginazione e voglia di conoscere possano trasformare una semplice montagna in un simbolo di sfida culturale.

Scopri di più:
Se vuoi approfondire la storia dell’alpinismo, cerca le principali fonti accademiche e storiche e scopri come le montagne abbiano influenzato la cultura italiana dal Rinascimento ai giorni nostri. Ricorda: ogni cima è una storia, ma non tutte le storie hanno una sola verità.

Hai trovato interessante questa curiosità? Condividila e racconta anche tu la tua esperienza sul Corno Grande o su un’altra montagna che ti ha stupito!

Silvana Ascione, attenta osservatrice del quotidiano e narratrice dal sorriso pronto, ha la capacità rara di trasformare piccoli dettagli in grandi scoperte. Su Quel che non sapevi si dedica con passione e ironia a temi come tradizioni popolari, curiosità linguistiche e strane abitudini dal mondo, convinta che ciò che consideriamo ordinario possa rivelarsi straordinario, se solo guardato da un'altra prospettiva.
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