Le cisterne romane di Chieti: un capolavoro d’ingegneria nascosto

Rita Guida
Di
Rita Guida
Rita è una cercatrice di tracce nascoste e dettagli sfuggiti ai più, scrive di storia, curiosità culturali e stranezze del mondo contemporaneo con un mix irresistibile...
leggi in 5 minuti

Hai mai sentito parlare delle cisterne romane di Chieti, una vera città d’acqua nascosta sotto i tuoi piedi? Nel cuore della città moderna si cela un capolavoro perduto dell’ingegneria antica, ancora oggi sorprendentemente ben conservato. Preparati a scoprire una storia che intreccia mistero, tecnologia e meraviglia sotterranea! Vuoi saperne di più su altre meraviglie sotterranee e città nascoste?

Molti non immaginano che sotto le vie trafficate di Chieti si estende un mondo fatto di archi, cunicoli e camere gigantesche, eredità di un passato in cui l’acqua era sinonimo di civiltà.

L’ingegneria nascosta sotto Chieti Sotterranea

Le cisterne romane di Chieti sono uno dei più grandi sistemi idraulici sotterranei dell’Italia antica. Parliamo di oltre 3.000 metri quadrati di ambienti ipogei, ancora oggi straordinariamente integri grazie alla maestria dell’ingegneria romana. Vuoi approfondire il funzionamento delle vasche di decantazione degli acquedotti romani e scoprire altre soluzioni geniali dell’antichità?

  • La cisterna principale si trova vicino alle antiche Terme Romane.
  • È composta da 9 camere comunicanti, lunghe circa 60 metri l’una.
  • Le mura in opus caementicium assicurano impermeabilità e solidità dopo secoli.
CaratteristicaDettaglio
Estensione totale3.000 mq
Numero camere principali9
Lunghezza media camera60 metri
Larghezza media14 metri

Struttura e funzioni delle cisterne romane

Questa città d’acqua nascosta aveva principalmente un compito: raccogliere e distribuire l’acqua piovana o proveniente dagli acquedotti per garantire il rifornimento alle terme e agli abitanti.

  • I cunicoli sotterranei (come la “via Tecta”) consentivano all’acqua di raggiungere diversi punti della città.
  • Le nicchie lungo le pareti servivano per rinforzare la struttura contro la pressione di acqua e terreno.
  • Con il tempo, le cisterne furono usate anche come rifugio durante la seconda guerra mondiale, testimonianza della loro solidità.

Il risultato? Un sistema tecnologicamente avanzato per l’epoca e ancora oggi oggetto di studio per architetti e storici.

Chieti Sotterranea oggi: visita la città nascosta

L’avventura non finisce nella storia: alcune sezioni delle cisterne romane di Chieti sono oggi visitabili grazie a tour guidati nella “Chieti Sotterranea”. Puoi percorrere cunicoli, ammirare volte millenarie ed entrare in ambienti dove il tempo sembra essersi fermato.

  • I principali accessi sono vicini alle Terme Romane e in via Gizzi.
  • Alcuni ambienti misurano fino a 9×37 metri!
  • Le visite sono possibili grazie ad associazioni locali o in eventi speciali.
  • L’esperienza ti fa rivivere la forza dell’ingegneria antica in modo coinvolgente.

Oggi, la “città d’acqua sotterranea” di Chieti affascina appassionati di archeologia, viaggiatori curiosi e chiunque voglia scoprire le radici profonde della città.

In sintesi

  • Le cisterne romane di Chieti costituiscono uno dei più vasti sistemi idraulici sotterranei d’Italia antica.
  • Sono incredibilmente conservate grazie al cemento romano autoriparante e a una progettazione d’avanguardia.
  • Hanno svolto ruoli diversi: riserva idrica, infrastruttura termale e rifugio durante la guerra.
  • Oggi puoi visitarle con percorsi guidati e scoprire un patrimonio straordinario sotto il centro storico.
  • Raccontano la storia di una città strategica e ingegnosa, capace di sorprendere anche dopo secoli.

Domande frequenti

Come posso visitare le cisterne romane di Chieti?

Puoi visitarle partecipando a tour guidati organizzati da associazioni locali o durante eventi speciali.

Quanto sono grandi le cisterne?

L’intero sistema copre circa 3.000 mq con camere lunghe 60 m e larghe 14 m.

Perché le cisterne sono così ben conservate?

La qualità dei materiali usati dagli antichi romani e la struttura a nicchie hanno garantito la solidità.

Perché si chiamano “città d’acqua”?

Per l’estensione, la complessità e la funzione vitale nel rifornire acqua all’intera città.

Cosa raccontano le cisterne sull’antica Chieti?

Testimoniano l’importanza strategica della città e il livello avanzato della sua ingegneria urbana.

Scoprire la storia delle cisterne romane di Chieti non è solo un viaggio sotterraneo: è un tuffo nel genio umano capace di costruire meraviglie nascoste, ancora in grado di interrogarci e ispirarci. Saresti pronto a esplorare questa città d’acqua sotto i tuoi piedi?

Rita è una cercatrice di tracce nascoste e dettagli sfuggiti ai più, scrive di storia, curiosità culturali e stranezze del mondo contemporaneo con un mix irresistibile di ironia e rigore. Su Quel che non sapevi propone articoli che sorprendono e incuriosiscono, decisa a sfatare luoghi comuni e stimolare la voglia di approfondire, perché alla fine, dice lei, ciò che impariamo per caso è spesso quello che ci resta più impresso.
2 commenti