Sapevi che il Buco di Viso fu costruito nel 1480 per evitare una tassa sul sale? Questa incredibile traforo, scavato a 2882 metri usando tecnologie medievali, rappresenta un pezzo unico della storia alpina e ancora oggi puoi attraversarlo durante una camminata.
- La storia del Buco di Viso: un traforo nato per il sale
- Tecnologia medievale: come si costruisce un traforo a 2882 metri
- Il Buco di Viso oggi: sentiero tra storia e natura
- In sintesi
- Domande frequenti
- Quali tecnologie medievali furono usate per il Buco di Viso?
- È possibile percorrere oggi il Buco di Viso?
- Perché il sale era così importante nel 1400?
- Fonti & Approfondimenti
L’idea di bucare una montagna per aggirare una tassa sembra una leggenda, invece è realtà. Ma perché proprio lì, e come sono riusciti a fare una cosa del genere così tanti secoli fa? Un caso simile è rappresentato dalla Galleria romana della Gola del Furlo, altro traforo storico scavato per motivi strategici e commerciali.
La storia del Buco di Viso: un traforo nato per il sale
Nella seconda metà del Quattrocento, il commercio del sale era vitale per la sopravvivenza e l’economia locale. Le autorità imponevano tasse su questo prezioso bene, obbligando i commercianti a cercare soluzioni creative. Così, nel 1480, nacque il Buco di Viso, il primo traforo artificiale delle Alpi.
- Realizzato per collegare la valle Varaita (Italia) con la valle del Queyras (Francia).
- Lo scopo? Passare con il sale evitando la dogana e le relative tasse.
- Lungo circa 75 metri, traforato in piena roccia a quasi 2900 metri di quota.
Tecnologia medievale: come si costruisce un traforo a 2882 metri
Non c’erano esplosivi, macchinari elettrici o GPS. Il traforo fu scavato a mano, con martelli, scalpelli e tanta pazienza. Gli operai lavoravano in condizioni estreme, tra freddo e carenza di ossigeno, seguendo solo le inclinazioni della montagna e la loro esperienza. Molte di queste tecnologie perdute e tecniche manuali sono davvero sorprendenti e spesso rimangono ancora oggi avvolte nel mistero.
- Il Buco di Viso è largo circa 1,8 metri e alto 2 metri.
- Le pareti conservano ancora i segni degli antichi attrezzi.
- Era necessario garantire la massima sicurezza contro frane e infiltrazioni.
| Caratteristica | Dettaglio |
|---|---|
| Nome | Buco di Viso |
| Anno di costruzione | 1480 |
| Altitudine | 2882 metri |
| Lunghezza | 75 metri |
| Scopo | Evitare la tassa sul sale |
| Stato attuale | Ancora percorribile |
Il Buco di Viso oggi: sentiero tra storia e natura
Oggi il Buco di Viso è una meta amata da escursionisti e appassionati di storia. Il percorso offre panorami spettacolari sulle Alpi Cozie e l’opportunità di attraversare lo stesso passaggio usato dai contrabbandieri cinquecento anni fa.
- Si percorre solo a piedi e in estate.
- Richiede abbigliamento adeguato da trekking.
- Regala un’emozione autentica: qui la storia si tocca con mano!
In sintesi
- Il Buco di Viso è il primo traforo artificiale delle Alpi.
- Fu scavato nel 1480 per evitare una tassa sul sale.
- Un’opera di ingegneria medievale a quasi 2900 metri d’altitudine.
- Ancora oggi è percorribile come sentiero escursionistico.
- Testimonia l’importanza del sale nella storia europea, proprio come raccontano le Saline di Trapani e le loro vicende millenarie legate al commercio di questo prezioso elemento.
Domande frequenti
Quali tecnologie medievali furono usate per il Buco di Viso?
Furono utilizzati solo attrezzi manuali, come martelli e scalpelli, senza esplosivi o mezzi moderni.
È possibile percorrere oggi il Buco di Viso?
Sì, il traforo è percorribile a piedi durante la stagione estiva da escursionisti preparati.
Perché il sale era così importante nel 1400?
Il sale era fondamentale per la conservazione degli alimenti, la salute e l’economia locale.
Ora che conosci la storia unica del Buco di Viso, potresti pensare a quanto la creatività e il coraggio abbiano plasmato le montagne che oggi attraversiamo.
