Bodoni e il Padre Nostro in 155 lingue: il capolavoro tipografico di Parma

Matteo Rossi
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Matteo Rossi
Matteo è un esploratore instancabile di curiosità nascoste e storie dietro le quinte, ama svelare dettagli inattesi e verità sorprendenti. Appassionato di storia, scienza e fenomeni...
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Hai mai sentito parlare del Padre Nostro in 155 lingue Bodoni? Forse no, ma questa impresa realizzata a Parma nel 1806 rappresenta uno dei capolavori più sorprendenti della storia tipografica mondiale. Giambattista Bodoni, uno dei più grandi tipografi mai esistiti, mise la città emiliana al centro dello scenario culturale internazionale grazie a un progetto tanto audace quanto straordinario.

L’idea nacque da una sfida: portare su carta la preghiera più universale del cristianesimo, il Padre Nostro, nelle versioni di 155 lingue diverse, facendo convivere alfabeti e sistemi grafici lontanissimi tra loro, il tutto con l’eleganza e la precisione che caratterizzavano le opere di Bodoni.



Giambattista Bodoni e il miracolo tipografico

Giambattista Bodoni era già celebre, ma nel 1806 superò sé stesso. Con il suo staff, lavorò per mesi nella tipografia all’interno del Palazzo della Pilotta di Parma, oggi diventata Museo Bodoniano. Utilizzò 215 caratteri tipografici diversi per comporre le pagine dell’“Oratio Dominica”, vero nome dell’opera.

Ogni lingua scelse un proprio alfabeto, creando un mosaico culturale e visivo senza precedenti. Bodoni riuscì così a realizzare, con tecnologia che oggi definirremmo “primitiva”, un volume inimitabile per armonia, chiarezza e stile. Il progetto aveva anche una forte carica simbolica: mostrare la ricchezza e l’unità della diversità mondiale racchiusa in una sola, elegante opera.

La sfida delle 155 lingue: un’impresa oltre i limiti del tempo

Ma come si arrivò a stampare il Padre Nostro in 155 lingue? Papa Pio VII, di ritorno da Parigi, sfidò Bodoni a superare l’edizione francese che ne contava appena 150. Era il maggio del 1805: meno di un anno dopo, il capolavoro era pronto.

  • Inclusi alfabeti “esotici” e poco noti in Europa, come tibetano, etiopico, arabo, siriano e molti altri.
  • Ciascuna versione fu realizzata con una cura maniacale per il dettaglio: ogni pagina rispecchiava la migliore tradizione della stampa italiana.
  • L’opera fu dedicata a Eugenio di Beauharnais, viceré d’Italia, che ne rese possibile la pubblicazione.

La varietà dei sistemi di scrittura rese necessaria la progettazione di nuovi caratteri: una vera officina tipografica che fece scuola in Europa.

L’impatto nell’arte della stampa e nel patrimonio di Parma

L’“Oratio Dominica” di Bodoni è considerata ancora oggi uno dei più importanti cataloghi alfabetici e tipografici mai pubblicati. Il volume, oltre a essere splendido da vedere, ha segnato uno spartiacque nell’arte della stampa: mostra cosa poteva ottenere il talento umano anche senza tecnologia digitale.

Elemento Dettaglio
Anno di pubblicazione 1806
Lingue incluse 155
Caratteri tipografici 215 diversi
Luogo di stampa Parma, Palazzo della Pilotta
Dove si trova oggi Museo Bodoniano, Parma

Bodoni non si è limitato solo a stampare: ha lasciato a Parma un’eredità di prestigio mondiale, oggi custodita e valorizzata con passione. Se passi in città, una visita al Museo Bodoniano è d’obbligo! Se invece vuoi scoprire un altro straordinario luogo storico di Parma, leggi anche la storia del Teatro Farnese, famoso per il suo palco allagabile e spettacoli unici nel Seicento.

In sintesi

  • Il Padre Nostro in 155 lingue Bodoni è un unicum mondiale della tipografia.
  • Fu stampato a Parma nel 1806 con 215 caratteri diversi.
  • L’impresa fu motivata dalla sfida lanciata da Papa Pio VII.
  • Bodoni coinvolse staff e tecnologie innovative per l’epoca.
  • L’opera è oggi conservata al Museo Bodoniano, visibile a Parma.

Domande frequenti

Quali lingue esotiche figurano nell’Oratio Dominica?

Tra le 155 lingue ci sono tibetano, arabo, etiopico, siriano e molte altre scritture rare per l’Europa di allora. Se ti affascinano i misteri linguistici, potresti trovare interessante anche il Manoscritto Voynich, uno dei più celebri enigmi della storia della scrittura.

Come vennero scelti e realizzati i 215 caratteri tipografici?

Bodoni progettò caratteri specifici per ogni alfabeto, lavorando con incisori esperti e studiando le forme autentiche.

Cosa rende unica l’edizione di Bodoni?

L’unicità sta nella combinazione di arte, tecnica e varietà dei caratteri: nessun’altra opera dell’epoca è simile.

Ora che conosci questa pagina affascinante della storia italiana, la prossima volta che pensi a Parma ricorda anche Bodoni e la sua incredibile sfida: il Padre Nostro in 155 lingue è una celebrazione della diversità che ancora oggi ci insegna la potenza della cultura e dell’innovazione! Per approfondire storie di antichi alfabeti e lingue romanze, scopri anche la storia millenaria del friulano, patrimonio romanzo delle terre del Nord-Est.

Matteo è un esploratore instancabile di curiosità nascoste e storie dietro le quinte, ama svelare dettagli inattesi e verità sorprendenti. Appassionato di storia, scienza e fenomeni insoliti, su Quel che non sapevi guida i lettori in viaggi affascinanti tra fatti poco conosciuti e aneddoti incredibili: perché la realtà è molto più strana (e interessante!) di quanto immaginiamo.
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