Basilicata prima per produzione di petrolio: numeri reali e curiosità

Gaetano Biondi
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Gaetano Biondi
Gaetano è un instancabile esploratore dell'insolito, con una passione per curiosità storiche, misteri quotidiani e aneddoti sorprendenti nascosti tra le pieghe della realtà. Con ironia e...
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Sapevi che la produzione petrolio Basilicata rappresenta una fetta enorme della produzione nazionale, anche se la regione è una delle più piccole d’Italia? Basta pensare che la Basilicata è la “regina” del greggio italiano, anche se pochi la associano a pompe e raffinerie. Ma cosa rende questa zona così importante per l’energia italiana? Se vuoi scoprire altre curiosità e segreti della Basilicata, la sua storia ti sorprenderà!

Oggi andremo a scoprire dati, curiosità e vantaggi (ma anche limiti) di questo primato lucano. Pronto a vedere la Basilicata sotto una luce… anzi, sotto un barile nuovo?

Dal Val d’Agri a Tempa Rossa: i giacimenti lucani

Il fiore all’occhiello della petrolchimica italiana è senza dubbio il giacimento Val d’Agri. Questo sito, scavato nel cuore del Parco Nazionale dell’Appennino Lucano, regala ogni giorno migliaia di barili di petrolio. Negli anni d’oro si sono toccate punte di 85.000 barili al giorno. Oggi la produzione si è leggermente abbassata, ma resta comunque attorno ai 36.000—60.000 barili giornalieri.

Non è tutto: accanto al Val d’Agri c’è anche il polo di Tempa Rossa. Entrambi gli impianti sono controllati da grandi player internazionali: Eni, Shell e Total sono nomi che ricorrono tra le società coinvolte nell’estrazione. Una presenza che porta ricadute economiche e sociali importanti nell’area locale.

  • Val d’Agri: gestito principalmente da ENI e Shell
  • Tempa Rossa: progetto Total, in collaborazione con Mitsui e Shell
  • Insieme, producono quasi tutta la quota nazionale
GiacimentoProduzione media (barili/giorno)
Val d’Agri36.000–85.000
Tempa Rossacirca 50.000

Quanto conta davvero per l’Italia

La Basilicata copre circa il 70% della produzione petrolio Italia. Ma c’è un dato curioso: se allarghiamo lo sguardo al fabbisogno nazionale, questa quota corrisponde a solo il 6–7% del consumo complessivo del paese. L’Italia, quindi, resta fortemente dipendente dalle importazioni estere per soddisfare la sua fame energetica.

  • La Basilicata guida la produzione interna
  • L’Italia soddisfa con il greggio lucano solo una piccola parte dei suoi bisogni
  • La maggior parte del petrolio viene ancora importata
VoceValore (%)
Quota produzione Basilicata su produzione nazionale~70%
Quota su consumo nazionale6–7%

Futuro della produzione petrolifera in Basilicata

Ma cosa ci aspetta? Gli investimenti continuano: i progetti di estrazione sono programmati almeno fino al 2068 e ogni anno la regione riceve milioni in royalty (tra 20 e 60 milioni di euro, secondo le stime). Tuttavia, le pressioni ambientali e le nuove tecnologie potrebbero cambiare il panorama nei prossimi anni. Le autorità locali e le aziende sono chiamate a bilanciare sviluppo ed ecologia in modo sempre più rigoroso. In questo scenario acquisiscono sempre più importanza gli investimenti nella ricerca e nell’innovazione, come quelli dell’Università di Potenza, impegnata a ripensare il futuro dell’agricoltura e delle risorse idriche nel Sud Italia.

  • L’attività petrolifera rimarrà centrale per le finanze regionali
  • Cresce l’attenzione sugli impatti ecologici e sociali
  • La produzione potrebbe calare, ma resta strategica nel medio termine

In sintesi

  • La Basilicata è il leader italiano nella produzione petrolio, grazie soprattutto al giacimento Val d’Agri
  • Copre il 70% circa della produzione nazionale, ma solo il 6–7% del consumo italiano
  • Grossi player internazionali sono coinvolti nelle estrazioni
  • Le royalty garantiscono risorse preziose al territorio
  • La sfida futura? Equilibrare sviluppo e ambiente

Domande frequenti

Quali aziende operano nei giacimenti petroliferi lucani?

Eni, Shell e Total sono le principali aziende coinvolte nell’estrazione in Val d’Agri e Tempa Rossa.

Quanta parte del fabbisogno nazionale copre la produzione petrolifera lucana?

La quota si aggira tra il 6% e il 7% del fabbisogno totale di petrolio italiano.

Quali scenari futuri attendono la produzione petrolifera in Basilicata?

Si prevedono investimenti fino al 2068, con possibile calo della produzione e più attenzione all’impatto ambientale.

Riflettici: pensavi che una piccola regione potesse contare così tanto sull’energia italiana? Conoscere questi dati ti aiuta a guardare il nostro Paese con occhi nuovi!

Gaetano è un instancabile esploratore dell'insolito, con una passione per curiosità storiche, misteri quotidiani e aneddoti sorprendenti nascosti tra le pieghe della realtà. Con ironia e precisione conduce i lettori attraverso storie dimenticate e fatti affascinanti, sempre alla ricerca di ciò che ancora non sappiamo, per regalare al pubblico di Quel che non sapevi una sana dose di stupore e meraviglia.
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