Balma Boves: Il Villaggio Sotto la Roccia Abitato fino agli Anni ’50

Alessio Barbieri
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Alessio Barbieri
Alessio Barbieri è un curioso di professione e instancabile esploratore di vicende insolite. Ama scavare negli angoli più nascosti di storia, scienza e cultura popolare, svelando...
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Ti sei mai chiesto come sarebbe vivere letteralmente sotto una roccia? Non è un modo di dire, ma la realtà quotidiana che hanno vissuto gli abitanti di Balma Boves fino a pochi decenni fa. Questo straordinario villaggio piemontese rappresenta uno degli esempi più affascinanti di come l’ingegnosità umana possa adattarsi alla natura, trasformando quello che potrebbe sembrare un ostacolo in un incredibile vantaggio.

Incastonato ai piedi del Monte Bracco, nel comune di Sanfront in provincia di Cuneo, Balma Boves è uno spettacolare insediamento costruito interamente sotto un’enorme roccia sporgente. Non si tratta di una grotta, ma di un vero e proprio villaggio che ha sfruttato la gigantesca “balma” (termine piemontese che indica proprio una roccia aggettante) come tetto naturale per proteggere le abitazioni dalle intemperie.

La particolarità più sorprendente? Questo luogo è rimasto abitato stabilmente fino agli anni ’50 del Novecento, il che significa che ci sono persone viventi oggi che potrebbero aver conosciuto nonni o bisnonni che hanno vissuto in questo incredibile villaggio sotto roccia.

Una comunità sotto la roccia: vita quotidiana a Balma Boves

Cosa significava vivere a Balma Boves? Gli abitanti erano principalmente contadini e pastori che conducevano una vita semplice ma ingegnosa. Le loro abitazioni, i fienili e le stalle erano letteralmente fusi con la montagna, utilizzando la roccia come elemento architettonico naturale.

La vita quotidiana si svolgeva in perfetta armonia con l’ambiente circostante. La roccia sovrastante offriva diversi vantaggi pratici:

  • Protezione dalle intemperie (pioggia, neve, vento)
  • Isolamento termico naturale (più fresco in estate, più caldo in inverno)
  • Difesa naturale da eventuali pericoli
  • Risparmio di materiali da costruzione per il tetto

Gli abitanti hanno saputo sfruttare al meglio questa particolare condizione geografica, costruendo un insediamento che rappresenta un capolavoro di architettura spontanea e di adattamento ambientale. Le case in pietra, i passaggi stretti e le strutture perfettamente integrate con la roccia raccontano una storia di resilienza e ingegnosità.

L’abbandono e la rinascita come eco-museo

Come molti borghi rurali italiani abbandonati, anche Balma Boves ha subito il fenomeno dello spopolamento. A partire dagli anni ’50 del secolo scorso, gli abitanti hanno progressivamente abbandonato il villaggio per cercare migliori condizioni di vita e lavoro nei centri urbani.

Fortunatamente, questo straordinario esempio di architettura spontanea non è caduto nel dimenticatoio. Oggi Balma Boves è stato recuperato e trasformato in un eco-museo visitabile, uno spazio dove il tempo sembra essersi fermato. Camminando tra le sue strette vie e entrando nelle abitazioni conservate, i visitatori possono immergersi in un’esperienza unica che racconta come si viveva in questo villaggio sotto roccia.

L’eco-museo offre la possibilità di:

  • Esplorare le abitazioni originali con i loro arredi d’epoca
  • Osservare attrezzi agricoli e oggetti della vita quotidiana
  • Comprendere come funzionavano stalle, fienili e spazi comuni
  • Ammirare l’incredibile integrazione tra architettura umana e natura

Un patrimonio culturale da scoprire

Visitare Balma Boves significa fare un viaggio nel tempo, scoprendo uno stile di vita ormai scomparso ma che ha molto da insegnarci. Questo straordinario villaggio ci ricorda come, prima dell’era della tecnologia moderna, le persone sapevano adattarsi perfettamente all’ambiente naturale, trasformando potenziali sfide in opportunità.

La “balma”, questa imponente roccia sporgente che potrebbe sembrare un ostacolo, è diventata invece il punto di forza dell’intero insediamento, offrendo riparo e protezione. Una lezione di sostenibilità ante litteram che forse dovremmo riscoprire oggi.

La prossima volta che passi per il Piemonte, regione ricca di fascino e misteri, considera una deviazione verso Sanfront per scoprire questo gioiello nascosto. Balma Boves ti aspetta con la sua storia affascinante e la sua struttura unica, per ricordarti che vivere “sotto una roccia” può essere un’esperienza straordinariamente ingegnosa!

Informazioni pratiche per visitare Balma Boves

Dove: Comune di Sanfront, provincia di Cuneo, Piemonte

Cosa vedere: Eco-museo con abitazioni originali, stalle, fienili e strumenti agricoli d’epoca

Come arrivare: In auto da Torino (circa 1h30) o da Cuneo (circa 45 min)

Periodo consigliato: Dalla primavera all’autunno per godere al meglio del paesaggio circostante

Alessio Barbieri è un curioso di professione e instancabile esploratore di vicende insolite. Ama scavare negli angoli più nascosti di storia, scienza e cultura popolare, svelando quelle chicche sorprendenti che non sapevi di voler conoscere. Con ironia e passione, accompagna i lettori di Quel che non sapevi in un viaggio sempre nuovo alla scoperta del lato più affascinante e inatteso della conoscenza.
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