Ara Pacis Augustae: il monumento di Roma dedicato alla pace, non alla guerra

Rita Guida
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Rita Guida
Rita è una cercatrice di tracce nascoste e dettagli sfuggiti ai più, scrive di storia, curiosità culturali e stranezze del mondo contemporaneo con un mix irresistibile...
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Hai mai sentito dire che Roma abbia costruito il suo monumento più celebre non per celebrare una guerra, ma per la pace? Questa idea sorprende perché la storia romana è spesso associata a grandi vittorie militari. Tuttavia, è importante chiarire che nessuno dei monumenti più noti come il Colosseo o il Pantheon fu eretto per celebrare la pace.

Spesso si pensa che l’architettura antica celebri sempre la potenza militare, ma in questa curiosità si capovolge completamente questa aspettativa.



La falsa credenza sul “monumento di Roma per la pace”

Non esistono fonti storiche affidabili che indichino un monumento romano a Roma famoso costruito esclusivamente per onorare la pace. Più frequentemente, i monumenti celebrano trionfi militari o il potere politico, spesso attraverso arene, archi trionfali o colonne. La leggenda del monumento dedicato alla pace sembra quindi una convinzione errata.

Analisi di Colosseo e Pantheon: potere e religione, non pace

Il Colosseo è probabilmente il monumento romano più iconico. Fu voluto dall’imperatore Vespasiano e completato da suo figlio Tito nel I secolo d.C. La sua funzione principale era ospitare spettacoli di gladiatori, cacce di animali e persino battaglie simulate, ovvero eventi che incarnavano il potere e la forza di Roma. Nulla a che vedere con la celebrazione della pace.

Il Pantheon, un altro simbolo di Roma, nacque come tempio dedicato a tutte le divinità romane. La sua funzione era di natura religiosa e simbolica, rappresentando l’unità divina e l’armonia cosmica, ma non era legato a celebrazioni pacifiche o militari.

Monumento Scopo principale Collegamento con guerra o pace
Colosseo Spettacoli gladiatori e intrattenimento pubblico Simbolo di potere e violenza, non della pace
Pantheon Tempio dedicato alle divinità romane Funzione religiosa, non legata a guerra o pace

In sintesi

  • Il più celebre monumento di Roma non fu costruito esclusivamente per celebrare la pace.
  • Il Colosseo simboleggia la potenza e il controllo attraverso spettacoli cruenti, non la pace.
  • Il Pantheon rappresenta l’unità religiosa, non un concetto di pace o guerra.
  • La tradizione romana privilegia la celebrazione del successo militare tramite monumenti specifici.
  • Capire questi fatti aiuta a sfatare miti e a comprendere meglio la storia di Roma.

Domande frequenti

Quali altri monumenti romani sono stati costruiti per celebrare la pace?

Non esistono monumenti romani famosi costruiti esclusivamente per la pace; la maggior parte celebra vittorie militari.

Come ha influenzato la costruzione del Colosseo la politica di Roma?

Il Colosseo fu uno strumento politico per mostrare potere e controllo sociale con spettacoli pubblici, similmente ad altri anfiteatri romani sparsi nell’impero.

Quali sono le principali differenze architettoniche tra il Colosseo e il Pantheon?

Il Colosseo è un anfiteatro ellittico, mentre il Pantheon ha una cupola imponente e struttura circolare. La straordinaria tecnica costruttiva della cupola del Pantheon è un esempio unico di ingegneria romana.

In che modo il Colosseo è stato utilizzato dopo la fine dell’Impero Romano?

Divenne rifugio, cava di materiali e simbolo storico-culturale, cambiando funzione nel tempo.

Quali altre città antiche hanno costruito monumenti simili al Colosseo?

Anfiteatri simili esistono in molte città dell’antico Impero Romano, ma il Colosseo resta il più grande e famoso.

Ora che sai come la storia e l’architettura di Roma riflettono soprattutto la celebrazione del potere e del religioso, ti invito a riflettere su come i monumenti possono raccontare storie diverse da quelle che immaginiamo. Nulla impedisce di cercare la pace anche nella sua assenza dichiarata, ma conoscere la verità storica rende più ricca ogni scoperta.

Rita è una cercatrice di tracce nascoste e dettagli sfuggiti ai più, scrive di storia, curiosità culturali e stranezze del mondo contemporaneo con un mix irresistibile di ironia e rigore. Su Quel che non sapevi propone articoli che sorprendono e incuriosiscono, decisa a sfatare luoghi comuni e stimolare la voglia di approfondire, perché alla fine, dice lei, ciò che impariamo per caso è spesso quello che ci resta più impresso.
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